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25/12/24 ore

Legge 40 ed Eterologa, italiani ignoranti in materia


  • Francesca Pisano

Legge 40? Boh… potrebbe essere tradotto così il risultato di uno studio del Censis secondo il quale solo 11% del campione interpellato ha dichiarato di conoscere la normativa che regola la procreazione medicalmente assistita che tanto ha fatto discutere in questi anni e  su cui si dibatte aspramente in queste settimane a proposito dell'eterologa.

 

Per la diffusione capillare della questione non è bastato nemmeno un referendum, che nel 2005 alimentò il dibattito “nazionale”, abilmente circoscritto a pochi intimi, come per altro dimostrò il mancato raggiungimento del quorum.

 

Su questa base di sconcertante ignoranza, il Censis ha comunque condotto un’analisi, cercando di tastare il polso dell’opinione pubblica. Così, si apprende che il 45,8% di quanti conoscono la legge 40 vorrebbe eliminare le restrizioni sull'eterologa a fronte di un 42,7% del campione che afferma di essere favorevole ad almeno una tipologia di eterologa. Due di questi italiani su 3, infine, vorrebbero eliminare le restrizioni sulle coppie non sposate e uno su 2 consentirebbe la PMA anche ai single e alle coppie omosessuali.

 

Più in generale, fermo restando la dubbia e ristretta dimestichezza con la faccenda, secondo la ricerca del Censis, il 40% degli italiani è favorevole alla fecondazione eterologa, cioè all'uso di gameti (ovocita e spermatozoo) esterni alla coppia, percentuale che scende, ma non troppo, al 30% tra i credenti e sale al 65% tra i non credenti; il 35% si dice favorevole alla diagnosi pre-impianto, solo il 14% alla maternità surrogata (ossia l'utero in affitto) e il 9,5% si schiera a favore della possibilità di scegliere prima il sesso del nascituro. Per il 46% è giusto che anche i single possano avere figli, il 29% apre invece alla genitorialità per le coppie omosessuali. In proposito, sono d'accordo il 43% dei cattolici praticanti nel primo caso e il 23% nel secondo. 

 

 


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