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23/11/24 ore

Renzi, il fuoco amico di Emma Bonino



Tutto si può dire di Emma Bonino, compreso qualche parolina di biasimo per la scelta elettoralistica del 4 marzo, tranne che non abbia il coraggio di andare controcorrente. Dal nome +Europa, quasi una bestemmia di questi tempi, alle politiche sull'immigrazione e l'accoglienza, la linea di questa campagna elettorale ha seguito infatti sentieri impervi, noncurante della vulgata demagogica e populista prevalente.

 

Anche in materia di politica economica, mentre tutti promettevano lo spendi e spandi, Bonino non ha voluto illudere, proponendo piuttosto una “ricetta chiara e responsabile”, basata sul contenimento della spesa pubblica.

 

Non contenta, l'ex leader radicale si è voluta spingere oltre, toccando un tema – le tasse sul mattone - che in campagna elettorale andrebbe forse maneggiato con cura, come se fosse un cavo dell'alta tensione, visto come la pensano gli italiani...

 

In proposito, Berlusconi (che ben conosce i suoi polli) una volta fece il colpo gobbo del giorno prima, proponendo l'abolizione di quella che allora si chiamava Ici, poi Imu.

 

Al contrario +Europa sarebbe pronta - dice Bonino - a promuovere, magari a ragione, qualora “fosse necessario a finanziaria la riduzione delle tasse su lavoro”, “un parziale ritorno alle imposte sulla prima casa per i redditi più alti".

 

Di questo sarà contento Renzi che, per il buon risultato di coalizione che eviti il tracollo, stava aspettando giustappunto questo atto di candido autolesionismo a poche ore dai comizi finali... (A.M.)

 

 


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