La questione giustizia è da tempo in Italia una vera e propria questione civile, che riassume il senso della crisi che il nostro Paese vive.
La giustizia può essere definita la radiografia più evidente, ma anche la più deformata, degli strumenti di guida politica (consociativi, corporativi, compromissori, concertativi e elitari) della direzione politica e di potere, con caratteri profondi e pervasivi delle culture anti-risorgimentali, maggioritarie nel dopoguerra, che avevano (e continuano ad avere, a destra e a sinistra), un assetto profondamente illiberale.
Forse più che parlare di conflitto tra politica e magistratura si dovrebbe parlare di insidiosi e delegittimanti processi di questo conflitto asimmetrico, al quale non si pone un argine considerando che una crisi della magistratura, che è uno dei pilastri dello Stato democratico, apre ad una crisi dello Stato democratico.
Eppure i casi esplosi sono accantonati e resi invisibili (si pensi alla cosiddetta questione definita del “dossieraggio” o al caso Palamara) e questo finisce per avere conseguenze drammatiche per gli equilibri e le autonomie dei poteri, secondo il dettato costituzionale del pesi e contrappesi.
Si rischia una degradante e insidiosa azione di sfiducia, con dichiarazioni in aperto contrasto con la terzietà del giudice, con la sponda di testate che hanno smarrito ogni deontologia professionale, con intercettazioni non sempre necessarie, con una sistematica violazione dei diritti della persona e della privacy, con Csm e Corte Costituzionale che anziché limitarsi alla nomofiliachia (il compito di garantire l'osservanza della legge, la sua interpretazione uniforme e l'unità del diritto in uno Stato), ovvero alla difesa delle leggi, svolgono talvolta de facto il ruolo di terza e quarta camera dello stato, spostando giorno dopo giorno il confine delle proprie competenze che pure sono tassativamente indicate da leggi e Costituzione.
Tiziana Maiolo, giornalista e già parlamentare, discute su questi temi con Giuseppe Rippa, direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale, nella conversazione che segue nell’audiovideo di Agenzia Radicale Video…
- Ma la Giustizia italiana è irriformabile? Conversazione con Tiziana Maiolo di Giuseppe Rippa
(Agenzia Radicale Video)
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