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02/12/24 ore

Rai: Pannella, "vicenda desolante"


  • Ermes Antonucci

Dopo le roventi polemiche che hanno accompagnato gli ultimi giorni, oggi la Commissione di Vigilanza della Rai ha eletto i sette consiglieri di amministrazione. Nella stessa mattinata i Radicali Italiani hanno tenuto una conferenza stampa alla Camera dei Deputati riguardo alle modalità con cui si è svolta la vicenda, definita “desolante” da Marco Pannella.


Il leader radicale, tuttavia, ha tenuto a fare delle precisazioni circa la decisione del presidente del Senato Renato Schifani di sostituire il consigliere in Commissione di Vigilanza Paolo Amato (Pdl), dopo che questi aveva reso nota un’intenzione di voto contraria ai dettami del partito.

 

“Quello del presidente Schifani è certamente un errore – ha detto Pannella – ma l’incalzare dei tempi parlamentari che sono imposti costringe a volte a prendere decisioni del genere. Per questo credo sia profondamente ingiusto qualificare la presidenza del Senato come una presidenza caratterizzata dalla funzione di maggiordomo, come scritto oggi dal penoso partito di Repubblica”.

 

Poi la stoccata al Partito Democratico: “La regola vuole che i gruppi parlamentari siano equamente rappresentati. Ciononostante un rappresentante eletto nel Partito Democratico, Enzo Carra, è oggi in funzione all’Udc. Il presidente Schifani non ha potuto intervenire, perché il Pd ha tutelato la presenza di Carra prima nell’Api e poi nell’Udc, non ha detto “non rappresenta più noi”, cosa che era doverosa. In tutti gli organi parlamentari, come Nato, Consiglio d’Europa, Osce, vi sono situazioni come quella di Carra”.

 

Durante la conferenza stampa è intervenuto anche l'on. Marco Beltrandi, membro della Commissione di Vigilanza: “Quello che è accaduto in questi giorni e in questi mesi è stato uno spettacolo penoso. Passando ai fatti di questa mattina, il presidente della commissione di vigilanza Zavoli oggi ha ratificato senza batter ciglio l’errore del presidente Schifani: quando il seggio elettorale è aperto, la proclamazione di un nuovo eletto è qualcosa di inedito che non si è mai visto”.

 

Una scelta clamorosa è stata quella di negare l’audizione dei curricula arrivati alla Commissione: “Cinque mesi fa – ha aggiunto Beltrandi – io ho posto per la prima volta la questione del metodo di scelta. Mi era stato detto che era giuridicamente impossibile fare le audizioni. Poi Zavoli ha riconosciuto di aver sbagliato è ha aperto ai curricula, ma è ovvio che se apri ai curricula il 6 giugno, il tempo per fare le audizioni è molto ridotto. Anche il Partito Democratico ha sempre boicottato questo tipo di richiesta”.

 

- La conferenza stampa - video da radioradicale.it


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