Matteo Renzi ha detto in una trasmissione radiofonica di qualche giorno fa di sentirsi “lo psicologo in capo dell’Italia”, lamentandosi della “depressione psicologica che deriva da un racconto costantemente negativo”. Vista però la piega che ha preso la vicenda che ha investito il suo ministro di punta, una seduta psicanalitica potrebbe essergli a sua volta consigliata a breve.
Il suo governo vive infatti il momento di maggiore difficoltà, costretto nell’angolo mediatico, senza più l’alone di gioventù e di rinnovamento dei costumi politici di cui tanto ci si vantava nonostante la scarsa corrispondenza fra parole immaginifiche e fatti da prima repubblica ancora ben radicati.
Per tenere botta, il Premier ha intanto deciso di chiamare in “causa” arbitrale sui presunti casi di truffa ai correntisti delle banche salvate con decreto, l’uomo per tutte le provvidenze Raffaele Cantone. Questo dopo aver fatto “lo stronzo” – come ha detto il senatore Romani di Forza Italia - sulla vicenda dei giudici costituzionali mancanti, per mandare un segnale di forza all’opposizione berlusconiana fin troppo riottosa.
Quanto ai chiarimenti sui fatti di Banca Etruria e compagnia, l'orientamento porta diritti alla solita commissione parlamentare d’inchiesta, strumento storicamente perfetto per rendere le questioni oggetto d’indagini ancor più oscure. Ne discute Giuseppe Rippa, con Antonio Marulo, in Maledetta Politica.
- Maledetta Politica - Renzi, il rischio di smarrirsi nei Boschi (Agenzia Radicale Video)