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23/12/24 ore

170mila pasti ai poveri dal Gran Priorato di Roma dell'Ordine di Malta. Assistenza a anziani e malati



Dai 170.000 pasti caldi serviti alle mense della speranza alle più di 12.000 ore di 'Vangelo di strada'. Con Cavalieri, Dame, Donati e Volontari che hanno portato assistenza ai bisognosi in stazioni, strade e periferie dell'esistenza, donando segni concreti di Misericordia ai fratelli.

 

Sono 150.000 i poveri assistiti nel 2014 dal Gran Priorato di Roma dell'Ordine di Malta, insieme a centri di assistenza medica che sono ormai punto di riferimento per tutti e a posti letto per i nuovi poveri.

 

Una parrocchia'- quella del Gran Priorato - che abbraccia Lazio, Toscana, Umbria e Marche, vivendo la Chiesta come un "ospedale da campo", secondo l'indicazione di Papa Francesco. I frati e i volontari della carità ascoltano i bisognosi in modo qualificato, con team specializzati composti da psichiatri e psicoterapeuti.

 

Se ne prendono cura con spirito di fraternità e solidarietà, dando risposte concrete. Al centro dell’azione dell’Ordine con la Croce a otto punte, simbolo delle Beatitudini evangeliche, c’è la persona e la sua dignità, la valorizzazione spirituale e l’umanizzazione dei luoghi. I poveri e gli anziani sanno che con questi uomini e donne della misericordia possono togliersi le bende, mostrare le ferite sconfitte senza paura di essere giudicati.

 

Al centro dell’azione dei Volontari guidati dal Gran Priore di Roma, Balì fra Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, ci sono i 'Signori Malati' e le nuove frontiere del bisogno. L’impegno riguarda infatti gli emarginati, gli immigrati, i perseguitati, i rifugiati, senza distinzione di razza o di religione. E ancora le famiglie colpite dalla crisi, con un’attenzione particolare ai ‘nuovi poveri’, quelle persone che siedono alle mense della carità in giacca e cravatta. Anche loro, insieme a una minestra calda, ricevono un sorriso di speranza dopo aver perso la casa o il lavoro.

 

E’ proprio sul territorio che il Gran Priorato di Roma cuce storie di incontri con la Misericordia, come il servizio ai poveri delle stazioni Termini e Tiburtina o i punti di ascolto. Alle mense del Gran Priorato non si fa la fila, si viene serviti. Sulla tavola, un fiore e una parola buona.

 

“Il volontariato – spiega fra Giacomo Dalla Torre – non è fare le cose nel tempo libero ma donare del tempo vero a chi ha bisogno. E vivere insieme il Vangelo che è amore per gli ultimi e i poveri. Sapere che c’è sempre la Divina Provvidenza che ci rialza e ci fa credere che verrà di nuovo l’alba. Che c’è sempre una speranza, per tutti. A chi bussa alla nostre porte non chiediamo da dove venga e quale fede abbia. Per noi sono tutti fratelli e sorelle, perché figli del Dio della Misericordia”.

 

I numeri raccontano l'impegno dei volontari nell'assistenza ai bisognosi: 169.500 i pasti caldi serviti nelle Mense del Gran Priorato di Roma; 2.548 il numero degli interventi di carità; 1.015 interventi per assistenza sociale (17.036 complessive); 10.000 anziani assistiti; 346 visite mediche per 4.486 ore di impegno; 137 interventi per distribuzione vestiario per 3.353 ore di volontariato; 552 per distribuzione alimenti per 19.695 ore di volontariato; 57 pranzi per i poveri per 2.060 ore di impegno dei volontari. E ancora: 125 progetti di assistenza particolari per 7.695 ore di impegno; 244 interventi di assistenza su strada per 11.840 ore di impegno; 72 interventi per docce e cambio per i bisognosi per 1.440 ore di impegno e 67.605 ore di assistenza ai bisognosi.

 

Raggiungono invece quota 341.438 euro i contributi economici agli assistiti, mente 1.937.511 kg sono stati i generi alimentari distribuiti e 6.192 i litri di generi alimentari; 1.724 i pacchi natalizi consegnati e 44.860 gli indumenti consegnati agli 'ultimi'; 1.950 docce e cambio per i poveri, 2.012 le risorse impiegate tra Cavalieri, Dame e Donati.

 

Salvatore Balasco 

 

 


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