Nella nota diramata il 13 agosto dal Quirinale vi è un passo, poco evidenziato perché collocato in un inciso, che meriterebbe di essere sottoposto a una più attenta interpretazione. Affrontando il “turbamento e la preoccupazione” del Pdl dopo la sentenza di Cassazione riguardante il suo leader, Napolitano ricorda, in una parentesi, che la condanna alla pena detentiva di un ex presidente del Consiglio è un “fatto peraltro già accaduto in un non lontano passato”. di Luigi O. Rintallo
Le celle del carcere femminile di Pozzuoli sono arrivate a contenere fino a 210 detenute, eppure potrebbero ospitarne al massimo 153: tanta è la capienza “tollerata”, che significa già situazione allo stremo. E’ per questo che la scorsa settimana anche nel carcere flegreo, come in altri luoghi di detenzione, le donne hanno aderito all'iniziativa lanciata da Marco Pannella e dai Radicali a sostegno dell’amnistia.
Nel suo recente articolo, dove affrontava il tema della riforma della giustizia, Angelo Panebianco dichiarava il suo pessimismo circa la possibilità che questa potesse avvenire. Secondo l’editorialista del Corriere della Sera, un potere forte come è diventato quello della magistratura italiana non si sottomette a un potere debole, quale è quello della politica oggi. di Luigi O. Rintallo
Qualsiasi vittima di reati avrà gli stessi diritti in tutta l'UE, compresa una valutazione delle sue esigenze specifiche, grazie a una direttiva approvata dal Parlamento europeo.
Nel suo recente colloquio con il Presidente della Repubblica, Eugenio Scalfari ha ricordato come, affrontando oltre venti anni or sono il problema del rapporto fra sinistra italiana e liberalismo, Napolitano parafrasò la famosa frase di Benedetto Croce sul cristianesimo, affermando: “Non possiamo non dirci liberali”. Un bel modo per eludere la questione... di Gianfranco Spadaccia
La Corte di Giustizia dell’Unione europea ha da poco emesso una 'sentenza nel caso Y e Z contro Germania' (cause riunite C-71/11 e C-99/11), avente ad oggetto l’interpretazione della Direttiva Qualifiche e, in particolare, degli articoli 2, lett. c) e 9, par. 1, lett. a) in materia di persecuzione per ragioni legate alla libertà di religione.
La condanna di Silvio Berlusconi ha riportato in primo piano il tema della riforma della giustizia, vero punto di svolta per avviare quel processo riformatore che da trenta anni non riesce ad imporsi nell’agenda politica, anche perché l’elettorato non è molto sensibile al tema e le resistenze da superare sono fortissime. di Silvio Pergameno
Il tasso di mortalità infantile sotto i 5 anni è sceso incredibilmente rispetto agli anni passati, calando da 87 decessi ogni 1000 nati vivi nel 1990 a 51 nel 2011: ogni giorno, quindi, sopravvivono circa 14mila bambini in più rispetto a due decenni fa.
Grande effervescenza per la condanna “definitiva” di Silvio Berlusconi, grandi interrogativi sulle sorti della Repubblica (prima, seconda, terza?), grande spolvero di giudizi, recriminazioni, incertezze, interrogativi. Qualcuno – magari andato in aceto - lascia capire che questa tanto sottolineata “definitività” è solo giuridica, perché il Cav. è ben lungi dal darsi per vinto. Ma a noi liberali cosa viene in mente per prima cosa? di Silvio Pergameno
Celeste è il colore dell'acqua limpida e del cielo sereno. E' il colore della pacatezza, della calma che dovrebbe essere trasmessa a quei malati ricoverati negli ospedali le cui pareti sono dipinte, non a caso, d'azzurro.
La pronuncia della sentenza della Corte di Cassazione sul processo a Berlusconi può essere esaminata da vari punti di vista. Grillo l’ha definita un evento paragonabile alla caduta del Muro di Berlino per la politica italiana. Certamente segna uno spartiacque, ma davvero muta qualcosa nel giudizio che gli italiani hanno espresso e continueranno a esprimere sul leader del centrodestra? di Luigi O. Rintallo