Una volta si usava dire “lo hanno detto alla televisione”. Oggi basta dire “lo ha detto Saviano” che vicende, per altro note, guadagnano spessore assurgendo a verità rivelata.
Proprio della prima, perché di seconda Repubblica in questi anni si è parlato abbondantemente, senza, peraltro, alcun fondamento e solo perché i facitori di opinione e tanti politici hanno voluto dare l’impressione che qualcosa stesse cambiando sin nelle fondamenta dello stato, laddove, invece, ha preso corpo soltanto una transizione… di Silvio Pergameno
Chi convive con l'HIV non può entrare nell'Arma dei Carabinieri nemmeno per far parte della sua fanfara. A denunciare la situazione è la Lega italiana per la lotta contro l'Aids (Lila), che racconta delle segnalazioni ricevute da cittadini “in salute e in ottima forma, come sono oggi le persone che vivono con l'HIV” riguardo a una situazione che appare paradossale. di Silvia Soligon
L’incapacità di andare oltre le semplicistiche, demagogiche, inconsistenti sparate elettorali fa sì che gli eletti del Movimento proseguano inevitabilmente sulla medesima strada. di Ermes Antonucci
Giorni caldi per la questione dell’interruzione volontaria di gravidanza. Poco tempo fa la pronuncia della Consulta che aveva dichiarato inammissibile la questione di legittimità della costituzionale dell'art. 4 della 194/78 sollevata da un giudice di Spoleto, era stata accolta con gaudio dai difensori agguerriti del diritto all’aborto sancito dalla suddetta norma. Tuttavia il diritto all’aborto, sancito dalla legge, ribadito e strenuamente difeso non sembra trovare un riscontro nell’applicazione pratica. di Federica Matteucci
Nell’articolo di Panebianco uscito sul «Corriere» del 25 marzo, si lamenta l’assenza di un “Renzi” nel centro-destra. Quasi tutte condivisibili le considerazioni dell’editorialista: è vero che il Pdl prima o poi dovrà imparare a camminare con le proprie gambe e non più con quelle di Berlusconi; come pure è vero che occorre un leader capace di parlare un linguaggio fresco e meno oppresso dalle zavorre dei procedimenti giudiziari. di Luigi O. Rintallo
Il clima che quasi si palpa in queste ore di attesa per il conferimento dell’incarico da parte del Capo dello Stato è a suo modo eloquente. Sia ben chiaro: l’incertezza, i passaggi tattici, l’imprevedibile sono costitutivi del “gioco democratico” e, anzi, ne rappresentano un ingrediente vitale ed essenziale. Proviamo a compiere un piccolo esercizio, però, guardandoci dentro e attorno. di Danilo Di Matteo
Pier Luigi Bersani ha presentato i nuovi presidenti delle Camere come espressione del cambiamento. Ma è proprio così? Va detto che nei loro discorsi di insediamento tutto si manifesta tranne che una ventata di rinnovamento. di Luigi O. Rintallo
Si è presentato con poche e soprattutto dimesse parole questo membro della Compagnia di Gesù, che ha tenuto a qualificarsi come vescovo di Roma, cioè vescovo tra i vescovi, senza voler quindi rivendicare una particolare supremazia e richiamarsi a San Francesco cui il papa del tempo, Innocenzo III – uno dei più forti assertori della teocrazia pontificia – non volle approvare la famosa “Regola”, consentendogli soltanto di proseguire nel suo esperimento. di Silvio Pergameno
Per giorni, seguendo i telegiornali, si è avuta l’impressione che il segretario del Pd Pier Luigi Bersani inseguisse Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle. Un po’ come nel celebre paradosso di Achille e della tartaruga: per quanti sforzi Achille facesse (si pensi agli “8 punti” elaborati dalla Direzione del Pd), non erano mai sufficienti. di Danilo Di Matteo
Si dirà che se ci si mette su questa strada si chiede troppo, si avvia un percorso lungo e accidentato, in tempi di urgenze pressanti: tutto vero; ma è altrettanto vero che, senza negare la necessità di affrontare l’immediato, non possiamo perdere ancora una volta l’autobus, perché l’emergenzialità (si scusi il neologismo) serva per superare alla meglio un momento critico e salvare il salvabile. di Silvio Pergameno