Tratto dall’omonima autobiografia della giornalista Federica Angeli, A mano disarmata, il film del regista Claudio Bonivento è centrato sulla lotta intrapresa dalla coraggiosa cronista di Repubblica contro i clan mafiosi di Ostia, dove è nata e cresciuta.
Il racconto inizia nel 2013 quando Federica Angeli (Claudia Gerini) scopre i soprusi che la criminalità locale infligge ai suoi concittadini e decide pertanto di indagare sui clan che agiscono lungo il litorale romano. Dopo le sue denunce, la vita della giornalista è stravolta: le minacce non tardano ad arrivare, non solo a lei, ma anche alla sua famiglia, al marito, Massimo (Francesco Venditti), ai tre figli, a sua sorella e a sua madre.
Le viene assegnata una scorta che la segue ovunque con grande limitazione della sua libertà di movimento, ma pur vivendo momenti drammatici, nessuna intimidazione riuscirà a far vacillare la sua fede nella legalità.
Alla fine il coraggioso esempio di Federica riuscirà a scuotere e sollecitare le vittime stesse dei soprusi che si uniranno a lei nel denunciare i malviventi, a farli arrestare e processare. Senz’altro le vicende giudiziarie che hanno consentito la sua faticosa vittoria, evidenziano che “a mano disarmata”, cioè con i suoi articoli, ella ha osato sfidare la malavita, nella scia di un giornalismo d’inchiesta etico che persegue la ricerca della verità, con coerenza e ferrea determinazione.
La coinvolgente sceneggiatura di Domitilla Shaula Di Pietro e dalla stessa Angeli si avvale della valida interpretazione Claudia Gerini, nonché di un buon cast di attori tra i quali troviamo in insoliti ruoli drammatici Rodolfo Laganà, nei panni di un vecchio boss sulla sedia a rotelle, Maurizio Mattioli in quelli di un assessore colluso con malavita e infine Francesco Pannofino nel ruolo del caporedattore.
Claudia Gerini si è mostrata fiera del ruolo interpretato ed ha riassunto in breve i momenti salienti del film che racconta ”… la vita di Federica Angeli a casa con i bambini e il marito, e la vita professionale in redazione. E poi si concentra sulle tre tappe fondamentali dell'inchiesta: il boss Spada che in una stanzetta le intima di interrompere l'inchiesta minacciandola. Il duplice omicidio sotto casa sua a cui Federica Angeli assiste e del quale va a testimoniare come unica testimone oculare e il cambiamento irreversibile della sua vita: dopo sei ore da quando va a denunciare la mettono sotto scorta e la sua esistenza non sarà più quella di prima".
E in effetti, in un susseguirsi di colpi di scena, viviamo con la protagonista una lotta incalzante e senza respiro, mai distante comunque dalla sua dimensione umana di madre e di moglie che rischia di perdere la sua vita e quella dei suoi cari.
Ecco un’intervista a Claudia Gerini e Federica Angeli (da comingsoon.it)