Il 9 giugno è giunto in sala Esterno Notte-Parte II, di Marco Bellocchio, la seconda parte della serie presentata in anteprima al Festival di Cannes che ha già ottenuto grande successo di pubblico e critica con la prima parte. Il film verrà trasmesso come serie televisiva (6 episodi) che sarà trasmessa dalla Rai in autunno.
E in effetti fin dall’inizio al regista è apparso evidente che il tema richiedesse tempi più lunghi “Non bastava il tempo di un film per questo racconto - ha affermato il regista - sentivo che occorreva inabissarsi nella scomparsa di Aldo Moro”.
Come abbiamo già scritto in un precedente articolo, dopo Buongiorno, notte, il regista è tornato a narrare le drammatiche pagine della nostra storia rivisitandoli i tragici giorni del rapimento di Aldo Moro in modo diverso, mettendo in risalto i vari punti di vista e i diversi sentimenti di protagonisti e vittime.
“Ho voluto stavolta farne una serie per raccontare l'Esterno di quei 55 giorni italiani stando però fuori dalla prigione- ha detto il regista-tranne che alla fine, all'epilogo tragico. Esterno notte perché stavolta i protagonisti sono gli uomini e le donne che agirono fuori della prigione, coinvolti a vario titolo nel sequestro: la famiglia, i politici, i preti, il Papa, i professori, i maghi, le forze dell'ordine, i servizi segreti, i brigatisti in libertà e in galera, persino i mafiosi, gli infiltrati”.
Nella seconda parte il tema del potere è ancora molto presente sia dei discorsi dei politici che nei contrasti tra i brigatisti Adriana Faranda, Valerio Morucci e Mario Moretti, anche se prevalgono in particolare i silenzi e le omissioni di una DC incapace di accogliere le drammatiche richieste di moglie e famiglia. E così del potere viene svelata ogni ipocrisia, mentre verità e sincerità di sentimenti sono solo quelli che legano Moro e la sua famiglia.
Grande il successo del regista e del suo film a livello internazionale, come si rileva da alcuni apprezzamenti: “Un dramma shakespeariano” (Le Monde), “Uno straordinario affresco lirico che lascia a bocca asciutta quasi tutto il resto del cinema contemporaneo con pretese storico-politiche” (Le Cahiers du Cinema); “Marco Bellocchio trasforma il piombo in oro rivisitando un trauma nazionale grazie a una serie magistrale e feroce che somiglia soprattutto a un film fiume in sei atti” (Liberation).
Come nella I parte, ritroviamo Fabrizio Gifuni che interpreta Aldo Moro, Margherita Buy (Eleonora), Toni Servillo (Paolo VI), Fausto Russo Alesi (Francesco Cossiga), Gabriel Montesi (Valerio Morucci), Daniela Marra (Adriana Faranda) e tanti altri bravi attori.
Intervista al regista (da Il Sole 24 Ore)