Hill of Vision, di Roberto Faenza, ambientato in Italia durante la II guerra mondiale, racconta la tragica infanzia di Mario Capecchi (Lorenzo Ciamei), Premio Nobel per la medicina, che da bambino, a soli quattro anni, rimase solo dopo la deportazione di sua madre in un campo di sterminio. Il piccolo Mario così fu costretto a imparare a cavarsela tra bombe e macerie insieme a Frank, una ragazzina coraggiosa, e Fratello, un bambino muto.
Per fortuna alla fine della guerra, ritrovò sua madre e con lei si recò negli Usa, in una comunità quacchera, nota come Hill of Vision. La seconda parte del film è quindi ambientata in Pennsylvania dove ritroviamo Mario divenuto più grande, mentre sua madre soffre di disturbi mentali, per cui di lui si occupano gli zii quaccheri che cercano di educarlo e di farlo ambientare in un nuovo contesto sociale, pur tra mille difficoltà.
Benché parli di una storia passata, il film si rivela molto attuale in un periodo difficile segnato da pandemia e guerra: in effetti ci ricorda che i bambini vanno sempre protetti e nello stesso tempo ci invita a non perdere mai la speranza, come testimoniano l’infanzia e la vita stessa del grande scienziato.
Il merito di aver trasformato tale storia in un film non è solo di Roberto Faenza, ma anche di sua moglie Elda Ferri, produttrice. A quanto pare esso è nato dalle lunghe chiacchierate fra Capecchi e Faenza.
“Quando ci siamo interessati a questa vicenda - ha affermato il regista - ero convinto che stessimo facendo un film sul passato. Ora, invece, mi rendo conto di quanto sia attuale. Se penso a tutti i bambini abbandonati che arrivano in Italia, mi auguro davvero che abbiano la fortuna che ha avuto Mario, che era analfabeta, maleducato, ma ha incontrato gli zii quaccheri e scienziati, che gli hanno fatto capire che non era stupido e che dentro di sé aveva un motore che nessuno aveva saputo accendere. Insegnandogli il wrestling, pian piano gli hanno fatto riacquistare fiducia. Spero che questa sua storia così emblematica possa essere di esempio, possa incoraggiare. Mi piacerebbe tanto portarla nelle scuole"
Il cast è internazionale ed è composto da: Laura Haddock nel ruolo di Lucy Ramberg, madre di Mario; Edward Holcroft nella parte di d Edward Ramberg, lo zio; Elisa Lasowski, che interpreta Sarah Sargent Ramberg, la zia; Francesco Montanari nel ruolo di Luciano Capecchi, il padre di Mario; Jake Donald-Crookes, nel personaggio di Mario da ragazzo; Lorenzo Ciamei nel ruolo di Mario da bambino; Rosa Diletta Rossi, nella parte di Anna. La sceneggiatura è di Roberto Faenza, David Gleeson, la fotografia è di Giuseppe Pignone, le musiche sono di Andrea Guerra.
Tra i film del regista ricordiamo: Copkiller (L'assassino dei poliziotti,1982), Jona che visse nella balena (1993), Sostiene Pereira (1996), Marianna Ucrìa (1997), L'amante perduto (1999), Prendimi l'anima (2002), Alla luce del sole (2005), I giorni dell'abbandono (2005), Anita B. (2014), La verità sta in cielo (2016).
Ecco il trailer del film (da Mymovies)