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24/11/24 ore

Passages, di Ira Sachs. La complessità del desiderio


  • Giovanna D'Arbitrio

Presentato in anteprima al Sundance Film Festival e poi anche alla Berlinale, Passages, di Ira Sachs, racconta una storia di un triangolo amoroso ambientata nella Parigi contemporanea.

 

In effetti il protagonista principale, Tomas (Franz Rogowski), regista bisex di successo, irascibile e pieno di incertezze, sposato con Martin (Ben Whishaw), quando incontra per caso Agathe (Adèle Exarchopoulos), una giovane insegnante, prova per lei una forte attrazione e lascia Martin: appena quest’ultimo inizia una relazione con uno scrittore, ingelosito torna da lui, senza tuttavia rinunciare del tutto ad Agathe. Purtroppo questo triangolo sentimentale arrecherà sofferenze a tutti quanti.

 

Il film ci mostra quindi la progressiva caduta di un uomo debole, egoista ed incapace di scegliere, che si fa trascinare nel vortice dei suoi desideri, trascurando i sentimenti altrui: un dramma intimo sulle complessità e le crudeltà dell'amore e del desiderio in cui non manca profonda introspezione psicologica dei personaggi, malgrado scene di sesso etero e gay molto esplicite.

 

"Una fonte di ispirazione fondamentale per me è stato L'Innocente di Luchino Visconti. Rivedendolo, ho provato una forte sensazione. I protagonisti sono più giovani di me e questo rende il film molto attuale (…) - ha affermato il regista -  Passages, girato in una Parigi metropolitana, immortalata in angoli e anfratti lontani dalla solita concezione turistica, è effettivamente costruito sulla fisicità del protagonista e sul suo percorso involutivo: Franz è un attore fisico e può trasmettere storie e sentimenti. Il film parla di un uomo di potere che finisce a terra. Franz lavora con il corpo in maniera eccezionale. Il film è coerente, il protagonista è coerente. C'è separazione tra ciò che ha, e ciò che vorrebbe avere, è dominato dalla ricerca del piacere. E da parte mia c'è l'attenzione di piacere al pubblico: la scelta degli attori, le luci, le scene. La ricerca del piacere è concettuale…

 

Viviamo con la convinzione che le cose possano migliorare e invece per ritrarre il corpo sono tornato indietro al cinema degli anni Settanta. Volevo ricreare immagini trasparenti, senza vergogna o peccato. L'opera, però, non vuole lanciare messaggi, lasciando che sia il pubblico a trovare le migliori sfumature: dopo anni come regista, non voglio lanciare messaggi. Ma una storia può essere letta dal pubblico in modo diverso, quindi non c'è una chiara direzione verso la fluidità. Tuttavia, il passaggio generazionale ci permette di vedere i personaggi, e le loro relazioni, in modo diverso".

 

Notevoli sceneggiatura di Ira Sachs, Mauricio Zacharias, fotografia di Josée Deshaies, cast includente Franz Rogowski, Ben Whishaw, Adèle Exarchopoulos, Caroline Chaniolleau, Théo Cholbi, William Nadylam, Léa Boublil. Raffinati i costumi di Khadija Zeggaï e le scenografie di Pascale Consigny.

 

Tra i film del regista ricordiamo Forty Shades of Blue (2005), Arsenico e vecchi confetti (Married Life) (2007), Keep the Lights On (2012), I toni dell'amore - Love Is Strange (2014), Little Men (2016), Frankie (2019)

 

Ecco il trailer del film (da Coming Soon).

 

 


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