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22/01/25 ore

Freud - L'ultima Analisi, di Matt Brown. Ispirato all’omonima pièce teatrale


  • Giovanna D'Arbitrio

Presentato in anteprima AFI Film Festival di Los Angeles Freud - L'ultima Analisi, (Freud's Last Session), di Matt Brown, è ispirato all'omonimo pièce teatrale di Mark St. Germain, a sua volta tratto dal saggio The Question of God di Armand Nicholi

 

Il film è focalizzato su un incontro immaginario tra Sigmund Freud e C.S. Lewis quando ormai Freud, (interpretato magistralmente da Anthony Hopkins), è giunto quasi alla fine della sua vita. 

 

Lo psicanalista decide di incontrare il giovane scrittore inglese C.S. Lewis (Matthew Goode), futuro autore del ciclo di romanzi "Le cronache di Narnia”, che accetta l’invito e va a Londra dove Freud si era rifugiato in seguito all'Anschluss, cioè l’annessione dell’Austria alla Germania nazista.

 

Freud non crede in Dio, Lewis invece è convinto della sua esistenza: entrambi cercano di battere l'altro esponendo le proprie tesi. 

 

Trascorrendo un pomeriggio insieme, parlano non solo della conversione al cattolicesimo di Lewis, ma anche di altri argomenti: episodi più importanti delle loro vite, i traumi della Prima Guerra mondiale, il rapporto con gli Inklings (un gruppo di discussione letteraria presso l'Università di Oxford di cui Lewis era un membro), l’infanzia di Freud, la sua vita a Vienna, le esperienze di Lewis dopo la morte della madre, evidenziano idee e i sentimenti di entrambi e ci fanno comprendere più a fondo i loro punti di vista, anche se  opposti, ma fondati sul rispetto reciproco, rispetto che oggi scarseggia in un mondo in cui si è persa la capacità di dialogare e confrontarsi.

 

Malato terminale di cancro, Freud soffre molto per dolori atroci e appare anche molto preoccupato per la figlia Anna, attaccata a lui in modo morboso e impegnata in una relazione omosessuale con Dorothy Burlingham, relazione che Freud disapprova. 

 

Nel frattempo, Londra è in pieno stato d'allerta, maschere antigas sono distribuite alle persone che si rifugiano nei bunker per salvarsi dai bombardamenti. In effetti due giorni dopo l'invasione della Polonia, era scoppiata la II guerra mondiale. Tre settimane dopo Freud pose fine alle sue sofferenze suicidandosi. 

 

Libero arbitrio, fede, mortalità. Quelle che si pongono Freud e Lewis (due figure che cercano una connessione attraverso una differenza apparentemente incolmabile), sono le stesse domande che tutti noi affrontiamo, ancora oggi, in un momento storico ancora carico di conflitti e di guerre. E, in quest’epoca strana e surreale - spiega il regista - un’epoca Ideologicamente polarizzata, siamo tutti bloccati nelle nostre “tribù”. Non c’è rispetto per i punti di vista degli altri, eppure un vero dialogo con gli altri è esattamente ciò di cui le persone sembrano avere sete. Nel film, abbiamo questi due titani con punti di vista diametralmente opposti che scelgono di combattere rispettosamente le loro differenze su Dio. La bellezza della storia è che, sebbene non ci siano risposte, è solo attraverso il dialogo che la crescita personale diventa possibile per ciascuno di loro. 

 

La storia si ripete ancora e ancora, ed è così frustrante - ha aggiunto Matthew Brown - Ma la condizione umana non cambia necessariamente. Abbiamo cose che dobbiamo fare per crescere ed evolvere, e se scegliamo di evolverci o meno dipende da noi. Ma stiamo sicuramente vivendo, nel 2024, un momento che sembra quello che Freud e Lewis stavano vivendo in quell’autunno del 1939, quando il mondo sembrava fuori controllo. Stiamo vivendo all’ombra del fascismo e della tirannia in patria e all’estero, e con così tanta intolleranza e violenza intorno a noi. Il senso di tristezza e paura di dove il mondo sta andando in questo momento può essere travolgente. Questo film è, sfortunatamente, ora più attuale che mai”.

 

Un film particolare che si avvale di un buon cast includente Anthony Hopkins, Matthew Goode, Liv Lisa Fries, Jodi Balfour, Stephen Campbell Moore, Jeremy Northam, Orla Brady, Pádraic Delaney, Aidan McArdle. La sceneggiatura è di Mark St. Germain, la fotografia di Ben Smithard, le musiche sono di Coby Brown.

 

Matt Brown, regista, produttore e sceneggiatore americano, ha al suo attivo RopewalkL'uomo che vide l'infinito che riscosse notevole successo.

 

Ecco il trailer del film (da Coming Soon)

 

 


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