Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

23/04/24 ore

POESÌ di Rino Mele. La madre nella madia



La madre nella madia è una mia poesia pubblicata nel marzo del 2000 in uno dei libri più cari, Il sonno e le vigilie, edizioni Sottotraccia.

 

 

 

 

 

POESÌ di Rino Mele

 

 

La madre nella madia

 

La Befana ha le mani di neve.

È scesa questa notte

nuda, in ascensore, precipitata

lungo le scale, dove ognuno

si può spezzare le ossa e il cuore.

La Befana è stesa nella madia

insieme al pane da lievitare

bianca di pelle, odorosa di timo

e d’aglio, la madre matuta

sotterrata e salvata dal suo latte,

che vedi volare la notte

mascherata (lei così giovane) da

vecchia. La Befana è vestita

come una contadina, il corpetto

di cinabro, la gonna verde

e oro a grossi ricami con fili

di rame. Madre di terra

dagli occhi le spuntano i grilli

dalle orecchie i bucaneve

dalla bocca i narcisi e le rose

i gigli e le viole. La madre

è sempre sola, i padri lontani

in fila, chiusi nel poco

spazio, in cassetti di marmo.

 

 _______________________________

 

 

Rino Mele (Premio Viareggio Poesia 2016, terna finale con “Un grano di morfina per Freud, ed. Manni) scrive, il venerdì e il martedì, su “Agenzia Radicale”. Dal 2009 dirige la Fondazione di Poesia e Storia. Il nome della rubrica è “Poesì”, come nel primo canto del “Purgatorio” Dante chiama la poesia.

 

  

Leggi l'intera sequenza di POESÌ