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30/12/24 ore

Addio a Aldo Masullo: lo stupore del 'sentire'



Quello che Aldo Masullo ci ha lasciato è la storia di un saggio del nostro tempo. L’esempio della armonia prodotta dal conflitto delle idee, l’esempio di un maestro vissuto come amico e come compagno di strada.

 

Un uomo che non si è mai sottratto alla verità, che non ha mai dimenticato che il percorso delle contraddizioni va inserito nell’alveo della severa coerenza intellettuale, senza mai indulgere a ipocrisie o a convenienze opportunistiche.

 

Ma è stato anche una energia culturale che ci ha accompagnato per un lungo tempo su una ipotesi possibile di cambiamento, pur nelle diversità e che la ragione critica ha sempre garantito nelle proprie specificità. 

 

Masullo non era solo un maître à penser ma anche una prova di vitalità che lo faceva stare sulle frontiere della libertà con una determinazione assoluta ma manifestata nella logica del dialogo e del confronto, serrato, aspro ma dolce e ricco di piani concentrici (vedi la battaglia sull'ergastolo, sulle carceri, sulla reintegrazione dei detenuti). 

 

Il ricordo che di lui portiamo è nella prospettiva della costruzione permanente della dialettica democratica, drammatica e tollerante, senza riserve in fughe nella convenienza. Il suo pensiero era sempre attento alla concretezza della vita, la sua curiosità mai strumentale, il suo tragitto di  ricerca mai scontato ma sempre pieno.

 


 


 

- La giustizia, il diritto, la politica, i detenuti, la reintegrazione: conversazione con Aldo Masullo di Giuseppe Rippa

(Agenzia Radicale Video)

 

- Aldo Masullo: L’Arcisenso. Dialettica della solitudine. (Agenzia Radicale)