Per Fausto Delle Chiaie, artista già recensito in questa Agenzia, vengono raccolte delle firme per fargli ottenere dallo stato italiano un sostentamento per superare le difficili condizioni economiche che patisce.
Come tutti, penso che in questo triste periodo avere uno spiraglio di luce in più nel buio tunnel nel quale siamo piombati sia auspicabile, specie per i più deboli che si trovano a pagare più di tutti, un aspetto che sono solito trattare dedicando attenzione ad artisti controcorrente o in situazioni difficili come ad esempio Enzo Condelli, altro artista per strada (non di strada, non street artist), come di altre persone dimenticate dall’ipocrisia imperante.
Premetto che ho sempre diffidato delle petizioni, specie di quelle che girano on-line, perché strumentalizzate da chi cerca visibilità, ma in questo caso, conoscendo Fausto e la sua situazione, mi sembra encomiabile che lo scrittore Pino Giannini sia riuscito a coinvolgere personaggi di spicco della cultura per tale petizione, ma una riflessione va fatta.
Un aspetto poco considerato è che gli artisti, anche se molto apprezzati, sono cittadini di serie b per diversi motivi, anche se politicamente schierati e costantemente in prima linea per campagne politiche per una sinistra che poco o niente fa per loro. Come a comprovare quello che sostengo è arrivata recentemente la sparata di Dario Franceschini “L’arte non esiste” perché il governo si deve prodigare per gli “attrattori culturali” che sarebbero: il Porto di Trieste, la digitalizzazione, l’accessibilità ai luoghi culturali, periferie e borghi rurali, la messa in sicurezza dei luoghi di culto ecc. dimenticandosi i referenti principali, chi fa cultura. Non solo non esiste l’arte, come il ministro sostiene, ma nemmeno gli artisti, gente che non interessa, la cui morte pare non costituirebbe un problema.
Avete sentito parlare di bonus o salario di cittadinanza per artisti? Non solo l’arte visuale ma tutto il mondo dell’arte in tutta la sua moltitudine: pittori scultori, attori, musicisti, ballerini, poeti, scrittori, critici ecc. e l’indotto che va dai tecnici alla stampa ecc. sono centinaia di migliaia di persone escluse da quella società percepita dai politici e della mastodontica e costosa struttura burocratica dei ministeri e dei vari assessorati. Sulla situazione del teatro a Torino consiglio di vedere il video virale “l’artista incontra se stesso”.
Vi risparmio un libro che scrissi in passato sull’argomento, ma vedere il “caso” Fausto Delle Chiaie come fatto isolato, eccezione, situazione accidentale o sfortunata, problema individuale di un povero artista ecc. potrebbe diventare involontariamente lo strumento meschino per nascondere la triste realtà del mondo dell’arte.
Spero che la petizione non diventerà l’occasione per la notorietà di finte dame di carità ammantate di ridicolo altruismo, rischiando di distruggere quel simbolo volto a smascherare la falsità delle istituzioni così come lo abbiamo conosciuto a piazza Augusto Imperatore intento a vendere le sue opere ai passanti.
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Pino Giannini ha lanciato questa petizione e l'ha diretta a Mario Draghi Presidente del Consiglio dei Ministri
APPELLO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DELLA LEGGE BACCHELLI ALL'ARTISTA FAUSTO DELLE CHIAIE
I seguenti proponenti sottopongono all’attenzione della Presidenza del Consiglio dei Ministri la richiesta di attivazione della Legge Bacchelli (legge n. 440/85) in favore dell'artista Fausto Delle Chiaie, uno dei più singolari e apprezzati esponenti dell'arte contemporanea italiana. L'artista, oggi 77enne, vive in una condizione di grave difficoltà economica, di salute e abitativa che ne impedisce il dignitoso proseguimento della vita. Ha sempre vissuto della sua arte onorando con ironica genialità il Paese e la città di Roma in particolare.
Fausto Delle Chiaie è molto popolare sia in Italia che all’estero soprattutto per il suo personalissimo museo in Piazza Augusto Imperatore a Roma dove, da oltre 30 anni, realizza ed espone giornalmente le sue creazioni in costante dialogo con il luogo e con i visitatori. Si allega una biografia riassuntiva dell’artista.
Confidando nella sensibilità culturale delle Istituzioni del nostro Paese, ci auguriamo che la presente istanza possa essere accolta favorevolmente.
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Biografia
Fausto Delle Chiaie nasce a Roma nel 1944.
Dopo aver frequentato la Scuola Libera del Nudo di Roma, si dedica, a partire dall'inizio degli anni Settanta, alla realizzazione delle prime opere. Il suo percorso artistico viene inizialmente contaminato dagli influssi della pop art, dell'arte informale e dell'arte povera.
Nel 1986 elabora il "Manifesto Infrazionista" nel quale spiega come l'infrazione consista nella collocazione di opere in musei o altri siti d'arte e dal successivo rapido allontanamento dell'autore dal luogo.
Espone nel tempo in diverse località italiane e all'estero. In particolare in Belgio, dove vive per un periodo, e in Irlanda.
Prima di scegliere Piazza Augusto Imperatore, dalla fine degli anni Ottanta, come sede stabile del suo "Museo all'aperto" sempre nella capitale espone al Pincio, all'interno della Galleria Sciarra, in Piazza Borghese e presso Ponte Sant'Angelo.
Nel 2010 su iniziativa dell’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma la casa editrice Electa pubblica un libro sull'artista romano, con la presentazione di Achille Bonito Oliva, dal titolo L'arte? Rubbish!, a cura di Giuseppe Casetti e Federico Centoni.
Nel 2011 è presente con le sue opere alla 54esima Biennale di Venezia nel Padiglione Spagnolo all’interno del progetto curatoriale dell’artista Cesare Pietroiusti, ospite del più ampio intervento espositivo dell’artista internazionale Dora Garcia.
Ha esposto, inoltre, in alcuni tra i principali musei di Roma.
Tanti nel corso degli anni i servizi giornalistici e i documentari a lui dedicati (Robaccia "Rubbish" di Matteo Alemanno e Gabriele Centin, Il museo chiude quando l'autore è stanco di Paolo Buatti, Ho fatto una barca di soldi di Dario Acocella).
Nel 2014 il giornalista Domenico Iannacone, all'interno della trasmissione I dieci comandamenti, in onda su Rai 3, racconta la storia e l'opera di Fausto Delle Chiaie nella puntata dal titolo "La bellezza incomprensibile".
La stilista Rossella Jardini, a lungo direttore creativo di Moschino, per la linea che porta il suo nome, collezione Primavera/Estate 2017, utilizza delle opere di Fausto Delle Chiaie per la realizzazione di alcuni abiti.
Nel 2018 Fausto Delle Chiaie decide di ripercorrere, di suo pugno, la vicenda artistica di una vita nel libro dal titolo Fuori catalogo (Kellermann Editore), ideato e curato da Pino Giannini con fotografie di Paolo Buatti.
Settembre 2020 - aprile 2021 è presente con una personale, curata da Boris Brollo e Alessandro Maganza, al Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro (VE).
Diverse le tesi di laurea a lui dedicate.
(foto di Pino Giannini)
ELENCO PRIMI FIRMATARI:
Achille Bonito Oliva
Domenico Iannacone
Umberto Croppi
Nicolas Ballario
Cristiana Perrella
Cesare Pietroiusti
Boris Brollo
Enzo Cucchi
Pino Giannini