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24/11/24 ore

Jîn, Jîyan, Azadì - Ritratto di Donna Negata: la presentazione al Comune di Frascati



Si è tenuta presso la Sala degli Specchi del Comune di Frascati, alle ore 18 di venerdì 6 ottobre, la presentazione di Jîn, Jîyan, Azadì - Ritratto di Donna Negata, libro scritto da Giulia e Antonello Anzani dell’Associazione Culturale Pagina114, ispirato dal quadro Ritratto di Donna Negata (ma l’anima vola libera) dell’artista Antonella Iris De Pascale. Con la presenza di Alessandro Giansanti di Agarte - Fucina delle Arti, e di Paola Gizzi, delegata alle pari opportunità.

 

Nella bella e raccolta sala del Comune, davanti a un capannello di gente, inizia a parlare Alessandro Giansanti, organizzatore dell’evento che ha da subito preso a cuore questo progetto. Presenta l’iniziativa: un lavoro a più mani che è commistione di arte e scrittura, una collaborazione tra Agarte e Pagina114 appena nata ma già così fruttuosa.

 

Segue l’intervento di Antonella Iris De Pascale, che racconta la genesi del quadro. Nel 2016, a seguito di un viaggio in Marocco, quella Donna Negata racconta le sue sensazioni insolite e travolgenti.

 

De Pascale narra brevemente ai presenti della sua avventura, e del disagio provato nello stare a capo scoperto tra la folla di donne di cui si scorgevano solo affascinanti e profondi occhi. Il titolo dell’opera nasce proprio dalla sensazione di negazione provata dall’artista in quel contesto. Le presenze che fluttuano davanti alla sua Donna Negata rappresentano l’anima: quella non si può imprigionare.

 

L’opera è presente in sala sia nella versione originale che in una seconda versione, quella che ha ispirato gli scrittori. Si tratta di un dettaglio della Donna riproposto su mattonelle. A questo punto inizia l’intervento di Antonello Anzani che racconta come, nel pieno autunno delle sommosse in Iran, durante una cena in questa parte di mondo fortunata, abbia notato quel quadro. O meglio: le fughe del quadro davanti al volto della Donna.

 

Delle sbarre quasi invisibili, se non guardate con attenzione; un po’ per l’effetto ottico, un po’ per la distrazione con cui spesso si osserva la realtà.

 


 

Da lì, da quel dettaglio, un lungo lavoro ha portato alla produzione dello scritto a quattro mani. 

 

Tre frammenti del libro sono letti da Giulia Anzani, nella commozione generale. Come è già spiegato nella sinossi di Amazon, è il racconto di una giovane donna occidentale che, per motivi di studio, si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato. O forse no… questa coincidenza potrebbe portarla a nuove consapevolezze, a una riscoperta del mondo e di sé. 

 


 

Il libro, spiegano gli autori, può essere letto nell’ordine che si preferisce: hanno infatti deciso di non numerare le pagine per dare a chi legge la libertà di fruire dell’opera in modo arbitrario. 

 

Conclude Paola Gizzi con i saluti della Sindaca, dichiarando che temi come libertà e negazione dei diritti dovrebbero essere affrontati fin dalla tenera età e propone di portare lo stesso Jîn, Jîyan, Azadì - Ritratto di Donna Negata nelle scuole per permettere alle fasce più giovani di riflettere su questi argomenti delicati ma fondamentali. 

 


 

 


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