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16/11/24 ore

Alle frontiere della libertà, come reagire alla società delle conseguenze. Presentazione a Roma



Mercoledì 4 marzo è stato presentato nella sala Santa Chiara presso il Pantheon il saggio “Alle frontiere della libertà” (Rubbettino Editore), lunga, articolata intervista a Giuseppe Rippa di Luigi Oreste Rintallo, in effetti una forma espositiva che ha consentito di agitare con piglio scorrevole le criticità più sofferte, e per questo più stimolanti, del tempo politico che attraversiamo, in rapporto con i condizionamenti, sovente determinanti, connessi al ruolo di frontiera del nostro paese nel corso della lunga stagione della guerra fredda – ormai quanto alle premesse – e con la perdita di questo ruolo a seguito della caduta del Muro di Berlino a partire dai primi anni novanta.

 

Criticità non meno emergenti come punte esponenziali di quella “società delle conseguenze” che qualifica al meglio la condizione politico sociale dell’Italia che sconta i tanti passaggi irrisolti dal dopoguerra ad oggi, non meno per gli snodi attraverso i quali passa la recezione e la pratica tanto di temi e problemi di carattere meta nazionale che per i tanti risvolti della politica nazionale: un tessuto, quello di Rippa, che reca in sé il necessario rinvio a fatti e realtà e stimola il dibattito. Il tutto all’insegna della rivendicazione del ruolo dirompente del pensiero liberale (nell’attiva concezione gobettiana) e della lotta per i diritti della persona umana proprio come antidoto nelle crisi che l’ Occidente sta attraversando (e in particolare in Italia), ma non meno come chiave del confronto con i paesi del terzo mondo, sol che si pensi alla portata delle istanze di genere o della domanda di libertà politica.

 

 

Nella presentazione del saggio sono così emersi momenti di confronto storico sul passato (la lotta di classe contro il latifondo in Sicilia come scontro duro negli anni del secondo dopoguerra, il superamento in Togliatti della prospettiva rivoluzionaria nel contesto nazionale dell’Italia inserita nel mondo occidentale…), politico sul presente (nel percorso del governo Renzi si incontrano momenti di contrapposizione reale, come con il sindacato o nella forte reazione della magistratura alla legge sulla responsabilità civile dei giudici…), ma non meno anche propriamente culturale (il politically correct; il peso della speculazione finanziaria nelle dinamiche della crisi economico finanziaria in atto) ….

 

In breve due ore nel corso delle quali viva è stata la percezione che la politica è sempre in grado di trovare le sue strade. (S.P.)

 

 

(foto di Gianni Carbotti)

 

 Intervista a Giuseppe Rippa su "Alle frontiere della libertà" (Petra Scognamiglio per Napoli TV)

 

 


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