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24/02/25 ore

‘La caduta di un impero’. La versione di Carlo Sama in una lunga conversazione con Giuseppe Rippa



La vicenda del colosso agroindustriale creato dal nulla da Serafino Ferruzzi è un elemento fondamentale della storia economica d’Italia (e non solo): l’ascesa nella produzione e nel commercio mondiale delle materie prime agricole, la tragica morte del fondatore in un incidente aereo, l’espansione durante la gestione di Raul Gardini, l’acquisto della Montedison, il fallimento dell’operazione Enimont, la tempesta di Mani pulite, il suicidio di Gardini, la dispersione del gruppo… 

 

Così la quarta di copertina del libro di Carlo Sama La caduta di un impero (Rizzoli Editore).  Questo appassionato memoriale presenta la versione della famiglia Ferruzzi attraverso la voce di Carlo Sama, marito della figlia minore di Serafino, Alessandra, e già braccio destro di Gardini: una versione che celebra i fasti ma mostra anche i lati oscuri del Gardini imprenditore, e rivela il ruolo dell’establishment economico-finanziario guidato da Mediobanca nella fine dell’azienda…

 

Questo appassionato memoriale presenta la versione della famiglia Ferruzzi attraverso la voce di Carlo Sama, marito della figlia minore di Serafino, Alessandra, e già braccio destro di Gardini: una versione che celebra i fasti ma mostra anche i lati oscuri del Gardini imprenditore, e rivela il ruolo dell’establishment economico-finanziario guidato da Mediobanca nella fine dell’azienda. 

 

Un’azienda gravata di debiti ma con un motore industriale in piena efficienza che la collocava ai primi posti in Europa e nel mondo nella produzione e lavorazione di zucchero, amido, semi oleosi, proteine di soia ma anche penicilline semisintetiche; un’azienda che avrebbe potuto essere risanata con cessioni mirate delle attività non strategiche; un’azienda che disponeva di un piano di rilancio, elaborato da Sama e dal suo gruppo dirigente con l’aiuto di banche internazionali, per svolgere un ruolo da protagonista globale nei settori chiave dell’agroindustria e dell’energia verde.

 

Questo libro è l’amaro racconto di una storia che avrebbe potuto essere e non è stata, e di una nazione – l’Italia – che ha distrutto le opportunità di un futuro migliore.

 


 

“Ci sono storie che non finiscono mai - scrive Nunzia Penelope su Il diario del lavoro -, una di queste è la storia delle famiglie Gardini- Ferruzzi: imprenditori originari della provincia di Ravenna, cresciuti nel dopoguerra, proiettati su scala mondiale negli anni Ottanta, decaduti dopo una serie di pazzesche vicende finanziarie e giudiziarie negli anni Novanta…

 

Introdotta da una prefazione di Alessandra Ferruzzi, moglie di Sama e figlia di Serafino, il patron e creatore delle fortune di famiglia, la ‘’versione di Carlo’’ è una lettura appassionante. In duecento pagine scarse un racconto in presa diretta, lineare, assai ben scritto, di quei fatti lontani.

 

Tutti: dagli entusiasmi iniziali all’eccesso di grandeur che causò i primi scricchiolii dell’impero, dalle scommesse fin troppo azzardate, come quella sulla chimica, alle speranze tradite, dalle trappole tese dalle banche a quelle della magistratura e della politica, fino ai tradimenti delle stesse banche, ma anche dei manager, degli amici, dei famigliari …”.

 

Quella che segue è una lunga   conversazione per Agenzia Radicale Video di Carlo Sama con Giuseppe Rippa direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale

 

 

- ‘La caduta di un impero’. La versione di Carlo Sama in una lunga conversazione con Giuseppe Rippa 

(Agenzia Radicale Video)

 

 


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