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24/11/24 ore

L’arte simbolista monumentale di Ali Al Jabiri



Artista iracheno di grande talento, noto per aver realizzato importanti monumenti scultorei nel Medio Oriente, Ali Al Jabiri ha terminato gli Studi di Arti Visive a Baghdad e vive da diversi anni a Roma, dove si è diplomato all'Accademia delle Belle Arti. Le sue partecipazioni alla Biennale di Venezia hanno sempre riscosso un notevole successo, sia per le modalità con cui ha trattato i temi proposti che per i materiali che ha scelto di utilizzare.

 

E’ sua, a Baghdad, la gigantesca scultura in plexiglas – di ben tre tonnellate di peso - creata per i bambini morti in guerra, così come le numerose altre opere di cui Iraq, Arabia Saudita e Qatar vantano l’appartenenza.

 

Promotore del gruppo artistico neo simbolista "Percettivisti", è membro dell'ARCA (Associazione Ricerche Culturali e Artistiche), che si pone come obiettivo primario quello di ospitare e promuovere la creatività ed il talento di giovani artisti. Grazia ed eleganza, ma anche una prepotente forza espressiva, emergono dalle sue opere diffuse ed ammirate in patria e all’estero, siano esse pittura e scultura oppure ceramica ed incisione.

 

“L’arte orientale è la più antica del mondo. Conoscerla e studiarla significa formarsi una propria coscienza artistica”, sostiene Ali. Nei suoi dipinti ritroviamo le rotondità dei volti e la struggente malinconia delle donne sumeriche e babilonesi, nei colori delle tele c’è la sabbia del deserto, che si confonde con le parole del Corano. Simbologie mesopotamiche e arabe ricorrono nella sua arte monumentale, che cerca negli stilemi della scrittura coranica l’ispirazione per realizzare sculture in tre dimensioni. Che tolgono il fiato.

 

L’Hotel Golden Tulip – Isola Sacra di Fiumicino ha inaugurato lo scorso 4 luglio la sua Mostra Personale Permanente di opere d’arte. Scultura, Pittura e Ceramica. Fino al 31 agosto 2013.

 

Regina Picozzi


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