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27/12/24 ore

Dimensioni/Interiori


  • Giovanni Lauricella

Spesso, capire l'artista è come scrutare l'ignoto ed è anche lo stupore di trovarsi sempre di fronte a   sorprese inimmaginabili. È proprio quello che accade vedendo la mostra Dimensioni/Interiori che troviamo negli spazi di The Art Curator's Place dell'Associazione Culturale RosArte, doppia personale di Eva Gerd ed Alessandro Palmigiani a cura di Rosetta Gozzini.

 

Nei numerosi disegni esposti, Eva Gerd propone strani insetti e vegetali che apparentemente ricordano quelli esistenti in natura, ma che invece sono dei simulacri di esseri che non hanno possibilità di vivere. Una sorta di vanità creativa che pare prenda spunto da Cesare LombrosoCharles Darwin, atta a testimoniare l'anomalia della natura rivista e corretta in una specie di surrealismo organico, un argomento sempre più spesso proposto da artisti ossessionati dalle ripercussioni dei danni ecologici che subiamo.

 

Un monito allarmante e che ti manda la fantasia a tanti problemi che l'umanità attraversa in questi anni difficili. Opere d'arte che sottolineano il pericolo incombente come se fosse un dato di fatto esposto al pubblico, espresse in installazioni che ti attraggono per la loro attenta laboriosità, per i dettagli di minuziose parti biologiche, talmente ben fatti che sembrano di esseri veramente esistiti.

 

Un mondo a parte che il linguaggio di Eva Gerd attraversa con disinvoltura e che ci racconta con dovizia nelle sue strabilianti opere.

 

In un altro mondo, o meglio ancora in altri pianeti, ci porta Alessadro Palmigiani che con le sue elaboratissime foto compone scenari incredibili, dove si vedono città che sorgono in ambienti fantastici sospesi in mari o in cieli improbabili, quasi ricordi dello spazio stellare prima che gli astronauti ci facessero conoscere come realmente è.

 

Come se fosse uno Steve Spielberg dell’arte, Alessandro Palmigiani opera nelle foto una regia di sceneggiature impossibili che ci trasportano in un altro pianeta, dove tutto può accadere  magicamente.

 

Nelle sue opere si costruiscono scenari surreali, dove tra vegetazioni fantastiche la tecnologia è uno strumento formale, una combinazione irrazionale di oggetti che non sono nemmeno tutti avveniristici, anzi, alcuni sono molto desueti come a testimonianza di una persistente decadenza proiettata nel futuribile. Sembrano racconti di favole per uomini consapevoli, a cui bisogna dare le prove che esistono le tracce di un'altra possibile vita, forse non per marziani ma per noi umani insoddisfatti abitanti della terra...

 

Un luogo fantastico dove rifugiarsi per vivere senza che la quotidianità ti annienti, un invito a fuggire ma anche un avvertimento di qualcosa di inquietante  che potrebbe attenderci.

 

Come dice Rosetta Gozzini “ … Il tratto comune che caratterizza la relazione tra i due artisti è dato dal particolare movimento di animazione del mondo interiore: se da un lato, Eva Gert, porta fuori dal corpo umano i suoi organi interni nell’atto di appartenere ad una pianta o ad un insetto, umanizzando così sia la pianta che l’ insetto; Alessandro Palmigiani porta gli oggetti inanimati, meccanici e non, dentro il mondo visionario sensibile e fragile dell’anima, conferendo così all’ uomo il carattere di un relitto o di una malinconica meteora”.

 

A questo punto penso che siete sufficientemente pronti a fare gli esploratori di queste dimensioni: mettetevi lo scafandro e calatevi dentro. Sarà un’immersione piena di emozioni!

 

Dimensioni/Interiori

di Eva Gerd ed Alessandro Palmigiani

al The Art Curator's Place in Roma

sino alla fine di luglio

a cura di Rosetta Gozzini

 

 


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