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26/12/24 ore

Il Senso del Sacro a Rebibbia. Mostra nella Chiesa di Santa Lucia del Gonfalone a Roma



“Attraverso le tele i detenuti di Rebibbia ci accompagnano ad esplorare, con rinnovato stupore, il mistero dell'amore di un Coddannato Risorto”. Così Don Franco Incampo, parroco della Chiesa  Chiesa di Santa Lucia del Gonfalone, in via dei Banchi Vecchi 12 a Roma, presenta la mostra che proprio in quel luogo sacro è esposta.

 

Il progetto artistico, frutto della collaborazione tra la galleria Monserrato Arte900 con l’associazione radicale Nessuno tocchi Caino e l’associazione Made in Jail, si avvale dei lavori di un gruppo di ragazzi della terza casa circondariale di Rebibbia, che vivono un carcere a regime attenuato per reati non gravi, legati alle tossicodipendenze e alle difficili problematiche che ne conseguono.

 

“Dallo spazio i convalescenti della società hanno creato  la loro via Crucis. Non sono artisti, sono persone con le loro visioni, se si se si addormentano diventano vivi. Eliminare le loro scorie di vita non è meno traumatico che esprimerle nell'arte...” Così Vincenzo Mazzarella, che con Paolo Bielli ha curato la mostra.

 

Queste quattordici rappresentazioni, che quasi miracolosamente sono nate con le combinazioni di materiali già esistenti, ma uniti dalla passione di chi può sporcarsi le mani di vernice rosso sangue per contrastare questo cielo sereno di primavera...” - ribasce Bielli.

 

Con la collaborazione di Annunziata Passannante, direttrice della III Casa del carcere di Rebibbia, di Maria Paola Azara, Luigia Albano, Patrizia Burattini, educatrici della III Casa di Rebibbia, di Fabio Cosma, ispettore capo di Polizia Penitenziaria e degli operatori della stessa, di Don Michele Chioda, cappellano della III casa di Rebibbia, la mostra è visibile dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 18.30 dall'8 al 13 aprile 2014.

 

Riteniamo fondamentale portare nel mondo libero lavori svolti dai detenuti, affinché ci sia maggiore sensibilizzazione sul ruolo del carcere che ancora oggi è spesso solo strumento di punizione retributiva e non affronta la pena in una visione riparatrice e riabilitativa...” sottolinea Silvio Palermo dell'associazione Made in Jail.

 

...Tranne eccezioni, si finisce in carcere dopo aver dato il peggio di sé. E nel carcere invece, se si vuole venirne a capo, bisogna dare il meglio di sé... - scrive Francesca Mambro dell'Associazione Nessuno tocchi Caino - ...Per questo la via Crucis di Gesù ci offre un paradigma universale dove non ci facciamo la domanda se il condannato sia innocente o colpevole. … accolta all'inizio con diffidenza, in una sorta di pudore che sgomenta chiunque, … l'idea ha iniziato a far sorgere domande, a proporre idee su come svolgere le opere. È stato allora che hanno cominciato a parlare di Gesù come uno di loro e lo hanno chiamato per nome”.

 

Di seguito il video con alcune immagini della mostra e la breve intervista con Vincenzo Mazzarella uno dei curatori.

 

 

 

Il Senso del Sacro a Rebibbia” intervista a Vincenzo Mazzarella (Agenzia Radicale Video)

 

 


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