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24/11/24 ore

Josh Smith al Macro di Roma


  • Giovanni Lauricella

Grande personale al MACRO di Testaccio che espone le opere dell’americano Josh Smith appartenente alla nuova scena artistica d’oltre oceano.

 

Josh Smith dipinge su carta con tecnica mista ed ha riempito di fogli gli enormi padiglioni del MACRO con un abbondanza tale da riempire tutte le pareti tanto da sembrare che gli servisse più spazio a disposizione.

 

Sul bianco grezzo di fogli relativamente grandi si vedono primeggiare pennellate informi dalle tonalità sorde e macchie di colore a caduta casuale, dall’effetto piatto e inconsistente, anche perché molti di questi colori sono eccessivamente diluiti con l’acqua tanto formare le tipiche pieghe di accartocciamento. Stranamente, come a sconfessare che la mostra fosse di quadri astratti tra di essi appare qualche pupazzo o qualche mascherone dipinto come a dire "sono bravo anche nel figurativo".

 

Magistrale è l’uso della bomboletta spray su due armadi in un anglo esposti come installazione, spruzzate di colore alla stessa maniera di come comunemente vediamo per strada, non quelle riconducibili alla street art ma quelle che si fanno appositamente per sporcare di colore le pareti lungo le strade, sembravano i tipici armadi che tengono gli utensili da bricolage che spassosamente si sfregiano per l’appunto col colore spray.

 

Di tutte queste opere ne è venuta una mostra di grandi proporzioni fatta semplicemente di tanta carta appesa quando di solito al MACRO le personali prendono un solo padiglione. Con questa mostra l’artista Josh Smith che vive a New York, offre ai romani uno stimolante omaggio al barocco, una dedica di così alto livello che con la cura dell’illustre critico Ludovico Pratesi riesce a dargli nominalmente un’importanza notevole.

 

Eppure sui media si sono da poco allentate le polemiche sullo scempio fatto a Piazza di Spagna dove il Barocco, quello vero e importante, è stato deturpato da orde di tifosi ubriachi e ignoranti perché non sanno cosa è il barocco, lasciando paventare che in Olanda non educano all’arte e alla cultura.

 

Ricordate? Si è poi parlato tanto delle bellezze del centro storico e del barocco di cui Roma è piena al punto tale che per la prima volta è venuto fuori tutto l’orgoglio di questa città contro lo straniero incivile. Così dopo quello che sta accadendo a Palmira, abbiamo il barocco di Josh Smith.

 

Josh Smith

a cura di Ludovico Pratesi

MACRO

5 giugno - 20 settembre

 

 


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