Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

19/04/24 ore

Copenaghen Art Festival, Trust


  • Giovanni Lauricella

Da alcuni anni a questa parte si svolge nella capitale della Danimarca il Copenaghen Art Festival, una rassegna annuale che coinvolge artisti prevalentemente danesi, rappresentativi di tutte le arti. Infatti si spazia dall’arte visuale alla musica, dal cinema alla moda. La cosa interessante è che l’evento è dislocato in varie sedi, investendo tutta la città e molti di tali eventi sono anche gratuiti, dimodoché, anche se non sei ben informato, passeggiando per la città, ti trovi sorprendentemente nel bel mezzo di una manifestazione, ad esempio un concerto a cui festosamente partecipano centinaia di persone.

 

Tra tutte le iniziative segnalo quelle di arte visuale avvenute per Trust, a cura di Sonia Dermience. Cinque sedi, dislocate nella zona centrale della città, fanno da luoghi espositivi di mostre personali e collettive che si susseguono dal 29 agosto al 25 ottobre. Come dicevo, partecipano numerosi artisti: Martin Erik Andersen (Danimarca), Felicia Atkinson (Francia), JakupAuce (Belgio), Elena Bajo (Spagna), Jessica Baxter (Belgio), Nina Beier (Danimarca), MaikenBent (Danimarca), Ellen Cantor (USA), Mikkel Carl (Danimarca), CelCrabeels (Belgio), Nanna DeboisBuhl (Danimarca), VavaDudu (Francia), Sophie Dupont (Danimarca), FOS (Danimarca), Ditte Gantriis (Danimarca), Sofie Haesaerts (Belgio), SteinarHaga Christensen (Norvegia), MajHasager (Danimarca), PernilleKapper Williams (Danimarca), IljaKarilampi (Svezia), A Kassen (Danimarca), SeyranKirmizitoprak (Belgio), Egle Kulbokaite (Svezia) Emmanuelle Lainé (Francia), Adriana Lara (Messico ), Jacopo Miliani (Italia), CécileNoguès (Francia), Officin (Danimarca), Carl Palm (Svezia), Douglas Park (Regno Unito), Angelo Plessas (Grecia), Laure Prouvost (Regno Unito / Francia), TorbenRibe (Danimarca) , Ebbe StubWittrup (Danimarca), Zin Taylor (Canada / Belgio), The After Lucy Experiment (Belgio), HaraldThys e Jos De Gruyter (Belgio), Benjamin Valenza (Francia / Svizzera), LoicVanderstichelen& Jean-Paul Jacquet ( Belgio), We Are The Painters (Francia), AtalayYavuz (Turchia).

 

Molte sono le performance e le manifestazioni collaterali che costituiscono tutte insieme un vero e proprio grande evento di larga portata che, oltre ad essere di livello internazionale, risultagodibilissimo sia dal punto di vista culturale che di svago. Una considerazione va fatta sulla città, che non è congestionata, ma ariosa e ben articolata con ampie zone verdi: il centro storico ha strade e piazze molto grandi, connotate, tra l’altro, da numerosi esempi di architettura contemporanea a firma delle più grandi archistar del mondo; come è noto, molti cittadini nella bella stagione usano la bicicletta, motivo per cui non si ha assolutamente l’impressione caotica che simili eventi creano da noi.

 

Insomma, benché questa capitale europea sia di antica fondazione (tradizionalmente se ne fa risalire la fondazione al 1167, quando il vescovo locale fece fortificare un antecedente porto vichingo, e difatti l’etimologia di Copenaghen è “porto dei mercanti”) non si può certo dire che vi manchi la città moderna: mancanza che ho spesso rimproverato a Roma, più antica e più grande, ma meno adeguata alle esigenze urbanistiche attuali.

 

----------------------------------------------------------------

 

Copenaghen Art Festival

Trust

Dal 29 agosto al 25 ottobre 2015

A cura di Sonia Dermience Copenaghen

 

 


Aggiungi commento


Archivio notizie di Agenzia Radicale

é uscito il N° 118 di Quaderni Radicali

"Politica senza idee - La crisi del Partito Democratico"

Anno 46° Speciale Febbraio 2023

è uscito il libro 

di Giuseppe Rippa

con Luigi O. Rintallo

"Napoli dove vai"

Aiutiamoli a casa loro? Lo stiamo già facendo ma male.

videoag.jpg
qrtv.jpg

è uscito il nuovo libro 

di Giuseppe Rippa

con Luigi O. Rintallo

"l'altro Radicale
Essere liberali
senza aggettivi"

 (Guida editori) 

disponibile
in tutte la librerie