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22/11/24 ore

Vera Rossi: Transparency, Gian Lorenzo Gasperini: Bronzes


  • Giovanni Lauricella

La galleria RvB Arts a Roma, in via delle Zoccolette e in via Giulia, in uno dei più prestigiosi show room romani  di arredamento Valligiano, che vanta appunto ben due sedi che hanno le vetrine lungo alcune delle più belle e importanti strade del centro storico e dove sono esposti anche numerosi oggetti di vario artigianato e fashion design, ha esposto una doppia personale inaugurata lo scorso giovedì 21 aprile. Sono alla ribalta Vera Rossi e Gian Lorenzo Gasperini.

 

Anche questa volta, ad opera della curatrice Michele Von Buren, artisti di diverse estrazioni  (alcuni nuovi per la scena romana), si realizzano eventi culturali unici ed originali che sempre più seguito hanno fra i cultori dell’arte. RvB Arts, promuove l’Accessible Art, scova talenti emergenti e organizza eventi con lo scopo di far conoscere l’arte contemporanea.

 

Vera Rossi, legata dal 1996 ai temi della natura e dello still life, presenta un’ampia serie di fotografie di finestre, oggetti di vetro e superfici d’acqua, con le quali sviluppa una ricerca di materiali che offrono giochi riflettenti e di trasparenza in supporti di plexiglass.

 

Un tipo di indagine che ci ricorda quella fatta con effetti visuali e tecniche elettroniche che vide gli esordi negli anni ’60  con il gruppo T, che dette i natali all’arte programmata: un importante  fenomeno della costellazione d’avanguardia, che fece di  Brera e di tutta Milano il trampolino di lancio di numerosi e fortunati artisti, che sono stati i dominatori della scena italiana e internazionale di quel tempo.

 

Parlo di Munari, il padre di tutti quegli artisti gruppi e movimenti d’avanguardia, affiancato da testi di critici del calibro di Umberto Eco. Una Milano che la dava a bere a tutti prima di diventare quella da bere. Tra questi artisti mi viene in mente Grazia Varisco, che ordiva trame di trasparenze, che sfociarono nell’arte cinetica, dove la superficie modulata del vetro industriale offriva particolari effetti di deformazioni delle immagini che erano prevalentemente geometriche informali.

 

A differenza di quel periodo e con il ritratto fotografico Vera Rossi concentra le sue attenzioni tramite una serie di trasparenze sulla realtà quotidiana, ma vissuta in un modo rarefatto, dove lo spazio prospettico offerto dal gioco degli specchi con l’incerto limite fra interno ed esterno e la percezione ordinaria del tempo si annullano.

 

 

Con l’altro artista, lo scultore romano Gianlorenzo Gasperini, presente nella mostra con dei bronzi, passiamo ad una dimensione totalmente differente, che risiede nel particolare modo di trattare il metallo attraverso l’accelerazione di processi d’invecchiamento con acidi che ne deturpano la forma rendendola erosa, segnata dal tempo, rimarcandone una provenienza e  uno spazio  indefinibili, e riproponendo un tema dell’instabilità che mette lo spettatore in uno stato di disorientamento, in un fluire materico di figure arcaiche di lontano eco romantico.

 

Ricordiamo che le opere di Gianlorenzo Gasperini sono presenti nell'esposizione permanente dell'Opera Gallery di New York.

 

Testo di presentazione critica di Viviana Quattrini; la mostra, curata ed organizzata da Michele von Büren, sarà aperta fino al 7 maggio.

 

Vera Rossi: Transparency, Gian Lorenzo Gasperini: Bronzes

RvB Arts via delle Zoccolette e via Giulia , Roma

 21 aprile - 7 maggio 2016

 

 


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