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26/12/24 ore

I Grandi Maestri. 100 Anni di fotografia Leica


  • Giovanni Lauricella

Dagli anni Venti del Novecento fino a oggi, oltre 350 stampe d’epoca originali di celebri fotografi, esposizione per tutti quelli che hanno la fotografia nel sangue, i patiti della tecnica, i perfezionisti dell’immagine, in questi giorni potranno godere di una mostra che soddisfa le esigenze dei più maniaci praticanti della più comune tecnica di riproduzione.

 

Un’occasione che parimenti è volta agli appassionati dello spettacolo e anche agli storici del costume perché possono avere avanti agli occhi le immagini preferite dei divi che hanno tanto amato e anche le testimonianze dei mitici tagli di abiti che le fascinose modelle di alcuni decenni fa indossavano come delle dive o regine di favole che a quei tempi tutti sognavano, ma pure per chi necessita di documentazioni di avvenimenti che hanno cambiato il corso della storia anche in senso drammatico  e per chi vuol farsi una ragione dei mutamenti antropologici che si sono avuti in questi ultimi cento anni.

 

È anche una mostra di cui gli esperti sanno tanto perché sono le foto che più di tutte hanno caratterizzato il ‘900, hanno reso famose le copertine di riviste e i personaggi di quel tempo ma è comunque interessante perché le vedi nel formato originale che, a secondo di come uno se le ricorda, ne ridimensionano l’idea che se ne poteva avere.

 

Una mostra composta da 16 sezioni a cui gli si potrebbe unire un valore didattico notevole perché ci sono tutti o quasi i maghi dello scatto fotografico, una condizione fortunata per chi vuol fare dei paragoni: Robert Capa, Erich Salomon, Henri Cartier-Bresson, Sebastião Salgado, Elliott Erwitt e Gianni Berengo Gardin, William Eggleston, Fred Herzog e Joel Meyerowitz, Piergiorgio Branzi, Paolo Pellegrin, Valerio Bispuri e Lorenzo Castore ecc.

 

 

Se non conoscete i nomi dei fotografi non fa niente perché potrete immergervi nell’immaginario collettivo di tanti importanti momenti che abbiamo avuto, ad esempio di quello che è stato l’inno all’arruolamento per la resistenza antifascista in Spagna al tempo della guerra civile.

 

Quel partigiano che con il braccio alzato che pare chiami i compagni alla carica o alla rivolta. Ma che, letto in maniera diversa, può essere il gesto drammatico di chi è stato colpito mortalmente da una pallottola e fa l’ultimo gesto eroico prima di morire come i sogni dei rivoluzionari di tutto il mondo che proprio li si sono infranti.

 

Proseguendo per la mostra troverete il bacio del marinaio americano che torna dal fronte alla fine della seconda guerra mondiale alla donna amata, un abbraccio travolgente tra i due che è tutto un programma, seppur momentaneo quanto uno scatto fotografico può essere, è un abbandono al piacere che indica le intenzioni di chi vuol mettersi alle spalle la brutta parentesi della guerra per abbracciare una vita migliore.

 

 

 

Infatti l’abbraccio c’è e si vede nella sua forma più travolgente tanto da mettere a rischio l’equilibrio tra i due, atto amoroso che mette alla berlina la retorica suicida dei regimi autoritari che chiedevano ai giovani il sacrifico della vita, bacio che è l’affrancamento per una vita migliore.

 

Poi il viso-icona di Che Guevara, il mito rivoluzionario che insieme a Mao doveva indicare la nuova strada del marxismo. Tanti oggi, ignari della storia, lo portano stampato nelle magliette come se fosse un cantante rock o di salsa poco sapendo delle numerose morti che veramente rappresentava e della deriva autoritaria che adesso nessuno ha mai desiderato, eppure resterà come l’immagine della speranza e della riscossa.

 

Pregevole è la raccolta delle foto degli anni ’70 sino ai giorni nostri dove si può notare con molta evidenza quanto le cose siano cambiate sia dal punto di vista di tecnica fotografica sia tematica, in alcune di esse, come se fosse un manifesto programmatico, aleggia l’idea di “Razza umana”  di Oliviero Toscani in senso più decadente, parlo di “Portraits”(2013) di Bruce Gilden, ma tante sono le foto e i loro autori e tante sono le implicazioni che hanno che sarebbe troppo lungo descriverle tutte.

 

Se siete nel centro storico e avete a disposizione qualche ora, meglio se più, non perdetevi l’occasione di fare una visitina a questa mostra, non ve ne pentirete.

 


 

I Grandi Maestri. 100 Anni di fotografia Leica
Complesso del Vittoriano - Ala Brasini Roma

16 novembre 2017 - 18 febbraio 2018

 

 


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