di Salvatore Balasco
Non è impresa facile confrontarsi con il ‘Puma’. Perché Mario Schifano è stato il genio assoluto del Novecento italiano, irregolare e fantastico come le sue opere e i Campi di pane che abitano il cuore di ogni vero amante dell’Arte. Ma Gennaro Vallifuoco, pittore irpino, riesce a trovare la vena giusta e a dialogare con il Maestro con grande forza espressiva. Ricerca della Matera Matutae di ogni parola-segno che dia un senso ai giorni. Entrambi inquieti, i due Artisti hanno in comune la febbre del pensiero e un infinito amore per colori di Vita.
Uniti nella grande topologia della narrativa artistica, Schifano e Vallifuoco, in un evento che sta riscuotendo molto interesse, curato dall’AssociazioneMM18 e dal il Pio Monte della Misericordiache dal 6 ottobre , nella prestigiosa Cappella del Pio Monte, a Napoli, presenta la Mostra “La Mater Matuta – tra Mario Schifano e Gennaro Vallifuoco”, ideato in occasione del ventennale della scomparsa del Maestro Mario Schifano e realizzato grazie alla collaborazione della Fondazione Domenico Tulino, con il patrocinio della Giunta Regionale della Campania – Assessorato all’Istruzione, Politiche Sociali e Giovanili – Assessorato allo Sviluppo e Promozione del Turismo, del Comune di Napoli e dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Durante il periodo espositivo presso la Baccaro Art Gallery di Pagani saranno esposte in anteprima opere del ciclo Mater Matuta di Gennaro Vallifuoco.
L’intera iniziativa, strutturata in diversi momenti, e curata da Davide Caramagna, nasce con l’intento di portare all’attenzione del grande pubblico la produzione artistica del Maestro relativa al ciclo delle Matres Matutae, realizzato negli anni tra il 1995 e 1996, grazie alla visione delle prestigiose opere nel Museo Campano, su commissione dell’imprenditore avellinese Domenico Tulino e che ha portato alla produzione di 18 tele e 10 disegni, che rappresentano, forse, l’ultimo ciclo di opere da lui realizzate prima della prematura scomparsa.
Le opere furono esposte una sola volta nel 2008 in occasione del decennale della scomparsa del Maestro e costituiscono un importante momento di riflessione artistica, in quanto unica occasione in cui Schifano abbia rappresentato il tema sacro.
A dare ancora più vigore all’immutato e duraturo fascino della figura della madre ed alle infinite suggestioni che da essa derivano, il curatore ha scelto di esporre, insieme a Schifano, l’opera contemporanea di Gennaro Vallifuoco, artista, pittore, scenografo, anch’egli profondamente legato nella sua produzione artistica al simbolo della Mater Matuta.
Stretto collaboratore del Maestro Roberto De Simone, Vallifuoco, nella sua polivalenza di linguaggi e poetiche pittoriche, affrontò per la prima volta il tema della Mater Matuta nella realizzazione della scenografia teatrale del Re bello (2004) dello stesso De Simone. In linea con il significato universale della Mater l’opera di Vallifuoco ha tradotto in termini pittorici il potere positivo della rigenerazione della vita e del passaggio, nelle stagioni umane, dalle tenebre alla luce.
L’opera di sperimentazione di nuovi linguaggi lo ha portato ad affrontare, con rinnovato vigore, la sua simbologia arricchendola dei significati immutabili che sottendono allo scorrere del tempo e della Storia.
In occasione della prima fase del progetto, al Pio Monte della Misericordia, saranno ospitati, dal 6 ottobre all’11 novembre, tre opere del Maestro Schifano e tre del Maestro Vallifuoco. L’esposizione rappresenta un preludio al più grande progetto di mostra congiunta dei cicli di Mario Schifano e Gennaro Vallifuoco che avrà luogo a Napoli nel 2019.
A corredo delle iniziative, sono previste, presso il Museo Campano di Capua, giornate di studio dedicate alla conoscenza della figura della Mater Matuta e alla sua interpretazione pittorica da parte dei due artisti, insieme ad un altro momento espositivo presso Villa Giulia a Roma.
LA MATER MATUTA
TRA MARIO SCHIFANO E GENNARO VALLIFUOCO
A cura di Davide Caramagna
Pio Monte della Misericordia, Napoli
6 ottobre – 11 novembre 2018
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