Un susseguirsi di grosse campiture cromatiche, informi come nuvole dai colori molto diluiti, vengono “sorrette” da rapidi segni , che scorrono intorno alle forme di varie figure che emergono dai quadri di Paola Mazzetti, pitture che si trovano in questi giorni a Il Museo del Louvre.
Vivaci superfici colorate che si alternano in una sequenza di contrasti, a volte tenui ed altre chiassosi, sul bianco del fondo.
Non solo tempere, ma anche disegni e vignette, tutto un mondo che ben sintetizza in poche righe Rossella Caruso nella sua presentazione: “forme espressive che liberano l’immaginario e trasfigurano giocosamente il visibile. La sua è una pittura spontanea – ma anche ironica, ammiccante, onirica – che descrive luoghi edenici, fiabeschi, spesso popolati da figure sognanti e docili animali. Elementi naturali ed esseri viventi convivono armoniosamente, quasi si compenetrano, e suggeriscono un modo – possibile – di stare al mondo”.
Una concezione esistenziale profonda e di alto profilo che porta con sé anche elementi giocosi come a ricordo di un lontano trascorso infantileche a tratti riemerge.
Sorprendentemente il contrasto con la sala sottostante a quella espositiva, dove sono le collezioni delle foto di Giuseppe Casetti, crea ai quadri di Paola Mazzetti un cromatismo vivace e allegro, quasi naif.
Paola Mazzetti è del 1927 e ha prodotto una quantità straordinaria di disegni, acquarelli, guaches e vignette che hanno coronato la sua lunga vita creativa, di cui quelli che si vedono nello spazio di via della Reginella sono solo la produzione più recente.
Purtroppo segnata dalla persecuzione nazista, è una sopravvissuta alle retate contro gli ebrei nel tempo dell’ultima guerra, grazie al suo cognome che non sembra di ebraico.
Negli anni le sue frequentazioni nell’ambito culturale sono di spicco, non a caso troviamo esposte le lettere di Cesare Zavattini.
Non solo pittrice, ma anche nota psicoterapeuta, regista e autrice di libri, l’artista è seguita da anni da Giuseppe Casetti, famoso per vendere fotografia d’artista, il tipo di vendita più difficile nell’ambito artistico.
La sua galleria, o per meglio dire il suo museo, è una meta d’obbligo per tutti coloro che s’intendono di fotografia e che cercano rarità introvabili altrove.
Di seguito l'audiovideo della mostra con l'intervento di Paola Mazzetti.
Paola Mazzetti: tempere, disegni, vignette (Agenzia Radicale Video)
Paola Mazzetti: tempere, disegni, vignette
mostra a cura di Giuseppe Casetti
con un testo di Rossella Caruso
Il Museo del Louvre
Via della Reginella, 8a – Roma
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