Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

26/12/24 ore

Abrasioni. Collettiva di Ak2deru, Fabio Mariani e Marco Affaitati + Open Studio di Francesco Campese a cura di Simona Pandolfi


  • Giovanni Lauricella

Nello spazio Urano, atelier di Francesco Campese, mostra di tre artisti astrattisti: Ak2deru, Fabio Mariani e Marco Affaitati  dal titolo Abrasioni a cura di Simona Pandolfi. Il titolo dato alla mostra potrebbe lasciare intendere il genere di quadri, ma in verità il risultato è una contaminazione reciproca tra gli artisti con Franco Campese che li ospita nella propria sede e vi espone anche i suoi ultimi quadri.

 

È un bel vedere lo spazio espositivo, articolato in vari ambienti e ripartito in due piani, ma che nell’insieme diventa un'unica mostra, il che fa di Francesco Campese un artista molto aperto agli altrui contributi, cosa non molto consueta vista la “normale” invidia e competitività che sappiamo esistere tra gli artisti.

 

Ak2deru e Simona Pandolfi li conosciamo già da altre mostre da me recensite, l’ultima delle quali allo Spazio Y, intitolata “Cenere”, del 2017, una personale di Ak2deru in cui in un solo giorno interagivano anche elementi musical: un evento che ebbe un gran successo di pubblico.

 

 

Questa volta il trionfo dell’astrattismo è mitigato con la diversa tendenza di Francesco Campese che conserva una qualche reminiscenza figurativa; tutti insieme gli artisti in mostra aderiscono al vasto progetto romano Divo C per il supporto delle Arti Visive, ideato dall’architetto Monica Cecchini e promosso dall’Associazione Culturale In cinque Open Art Monti, che presenta  collettive nel quartiere Monti più quella di Spazio Urano al Pigneto. Divo Ctitolo apotropaico originato dall’inversione della parola Covid – è un progetto che si pone come obiettivo quello di proporre soluzioni alternative nell’ambito artistico, invitando il pubblico a cambiare atteggiamento e a invertire gli schemi dell’attuale triste situazione contingente.

 

 

Come ho accennato prima, lo spazio espositivo è abbastanza grande perché è stata messa a disposizione anche tutta l’area dello studio per un totale di sedici quadri. Il quadro che prendo in esame  è “Paesaggio” di Francesco Campese che vediamo in foto: sono varie campiture di diversi colori che tutte insieme danno un aspetto di paesaggio, come dice il titolo, in cui primeggia un monte. Una composizione al limite del figurativo quasi a tracimare nell’astratto, un po’ come avvenuto dopo il cubismo, quando si iniziava a sondare nuove forme di stesura del colore.

 


 

Forse il quadro di Fabio Mariani che si vede in foto è quello che più filologicamente si attiene al titolo della mostra, infatti, l’effetto del colore così dato sembra proprio una superficie abrasa. Un quadro che ha un colore che così rimaneggiato che da effetti di scomposizione offrendo una sensazione molto efficace.

 

Senza titolo” è il quadro di Marco Affaitati che vediamo in foto: sembra l’evoluzione di “Paesaggio” di Francesco Campese, come a rimarcare l’intensione  di contaminazione che questa collettiva si propone di creare fra gli artisti della collettiva.

 


 

Sono, infatti, delle campiture di colore “assemblate” per offrire una composizione ma che non hanno nessun riferimento figurativo, come invece nel caso di “Paesaggio”.

 

Di forte e decisa personalità è “Monosema” di Ak2deru realizzato con tecniche miste: carbone, cenere e combustione su carta.

 

Di “Monosema” ne ha presentate una serie, da cui si evince l’estrema laboriosità del quadro frutto di una ricerca estenuante che pare non abbia fine. Sono quadri che sembrano un work in progress che ti pone su un piano di attesa come se ci fosse un prossimo quadro che ne completi il tema.

 

Anche se non ho dato delle descrizioni più approfondite, spero vi siano sufficienti per capire che è una mostra da vedere, senza timore di contaminazioni che non  siano quelle artistiche.

 

Abrasioni

Collettiva di Ak2deru, Fabio Mariani e Marco Affaitati + Open Studio di Francesco Campese

a cura di Simona Pandolfi

11 settembre – 16 ottobre 2020

Spazio Urano, via Sampiero di Bastelica 12 – Roma

 


Aggiungi commento