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24/12/24 ore

Signorelli 500. Maestro Luca da Cortona, pittore di luce e poesia. Al MAEC di Cortona fino al 22 ottobre


  • Giovanni Lauricella

Con questo strano titolo: Signorelli 500. Maestro Luca da Cortona, pittore di luce e poesia,  MAEC - Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona, piazza Luca Signorelli 9, Cortona (Arezzo) ci viene presentata la mostra più importante mai  realizzata in onore del grande artista toscano (1441-5 circa - 16 ott. 1523).

 

La manifestazione, con l'iniziativa Gli itinerari di Signorelli, si estende oltre la sua città natale per una vasta are, a di circa 70 km di raggio, dove si trovano le sue altre opere, prevalentemente in palazzi e chiese, tra cui il duomo di Orvieto con i famosi affreschi.

 

Con questa mostra si celebrano i 500 anni dalla morte del pittore che ha dato tanto lustro al piccolo centro toscano, conclamando l'altro fatto importante, ovvero che da Luca Signorelli, allievo di Pietro della Francesca, attinsero, cosa che non tutti sanno, Raffaello e Michelangelo.

 

Oltre a essere una mostra, è quindi anche una meta di studio e approfondimento di tematiche storiche per gli appassionati di arte rinascimentale, perché Signorelli, anche se ha lavorato insieme al Perugino agli affreschi della Cappella Sistina, fu sempre poco considerato dalla critica, nonostante il grosso successo di pubblico  degli affreschi del Duomo di Orvieto che da decenni sotto forma di poster adornano tante case nel mondo.

 

Questa, volendo, potrebbe essere interpretata come l'occasione di riscatto per uno tra i più bravi e grandi pittori della classicità rinascimentale.

 

Curatore di questa difficile e colta mostra è Tom Henry, che ha scritto il catalogo che indaga proprio sulla bravura di Luca Signorelli, pseudonimo di Luca d'Egidio di Ventura, che rivoluzionò la pittura del suo tempo ferma al grande Piero Della Francesca aggiungendo un accento scultoreo e cromatico fino ad allora mai visti nonché, come dice il titolo, luce e poesia.

Connotati interpretativi allora inesistenti, ma che diventeranno in breve tempo talmente in voga che paradossalmente lui stesso che li aveva inventati vene a trovarsi nell'ombra, schiacciato dai due colossi della pittura del Rinascimento, Raffaello e Michelangelo, che in questa innovazione lo seguirono, con risultati talmente eccezionali che lo ridussero ad essere personaggio di secondo piano.

 

Uno dei casi più sfortunati e strani nella storia dell'arte, ma che dette prova dell'eccellenza italiana a livello mondiale, un mito ancora esistente nonostante il fenomeno di continuo ridimensionamento del nostro prestigio, che ormai si può considerare perso quasi completamente, il che, cosa ancora peggiore, pare non interessi né la committenza né gli artisti attuali.

 

Per rievocare il prestigio di quell'epoca, si deve andare in questi giorni nella piccola e splendida città di Cortona che, forse perché isolata nella spettacolare campagna toscana, ci ridona quel fascino antico come se fosse immacolato.

 

Giovanni Tommasi Ferroni e sua sorella Elena e il citazionista Carlo Maria Mariani da poco scomparso sono tra le punte più alte di questo “Made in Italy”, scusate il termine grossolano, all'origine di un successo che purtroppo stenta ad essere supportato da una cultura corrispondente, essendo invece tutta rivolta altrove fino alla dispersione e all'incertezza circa quello che artisticamente siamo e vogliamo.

 

Signorelli 500. Maestro Luca da Cortona, pittore di luce e poesia” è anche un' occasione unica per vedere riunite le opere di Luca Signorelli provenienti da diversi musei italiani e esteri: Galleria degli Uffizi di Firenze, Museo Nazionale Capodimonte di Napoli, Fondation Jacquemart-André di Parigi, National Gallery di Londra, Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto, Pinacoteca Comunale di Sansepolcro, National Gallery of Ireland di Dublino, High Museum of Art di Atlanta.

 

Non a caso il grande successo di pubblico ha prorogato la mostra fino al 22 ottobre.

 

 

 

“Signorelli 500. Maestro Luca da Cortona, pittore di luce e poesia” 

MAEC Cortona (Arezzo)

Prorogata fino al 22 ottobre

 

 


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