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22/11/24 ore

Todi Festival 2019, "Mistero buffo" di Dario Fo Con Matthias Martelli, diretto da Eugenio Allegri



In scena in anteprima nazionale il 29 agosto all'interno del Todi Festiva 2019 presso il Teatro Comunale di Todi "Mistero buffo", di Dario Fo. Il 1° ottobre del 1969, Dario Fo presentava al pubblico italiano, per la prima volta, la prima versione del Mistero buffo.

 

A 50 anni dal debutto lo spettacolo torna sulle scene, considerato il capolavoro della produzione del Premio Nobel, Eugenio Allegri dirige ancora Matthias Martelli, giovane talento, in questa giullarata popolare che ha costituito il modello per il grande teatro di narrazione degli ultimi vent'anni: la sua prima versione, accolta con successo da pubblico e critica, è stata applaudita ad agosto 2018 a Londra, alla Print Room at the Coronet.

 

Il 1° ottobre del 1969, Dario Fo presentava al pubblico italiano, per la prima volta, la prima versione del Mistero buffo. A 50 anni dal debutto lo spettacolo torna sulle scene, considerato il capolavoro della produzione del Premio Nobel, Eugenio Allegri dirige ancora Matthias Martelli, giovane talento, in questa giullarata popolare che ha costituito il modello per il grande teatro di narrazione degli ultimi vent'anni: la sua prima versione, accolta con successo da pubblico e critica, è stata applaudita ad agosto 2018 a Londra, alla Print Room at the Coronet.

 

Verranno presentate alcune tra le più importanti giullarate di questo capolavoro, scelte tra quelle della prima edizione dello spettacolo e altre non ancora affrontate. Matthias Martelli, ancora una volta e con consolidata maestria, sarà da solo in scena, senza trucchi, “con l’intento di coinvolgere il pubblico nell’azione drammatica, passando in un lampo dal lazzo comico alla poesia, fino alla tragedia umana e sociale” toccando temi e argomenti che come sempre riguarderanno anche la società civile e il nostro tempo.

 


 

"Dopo il Mistero buffo, che ha debuttato a Torino nel febbraio del 2018, con cui abbiamo iniziato il percorso dentro l’opera più straordinaria e monumentale di tutta la produzione del grande Maestro Dario Fo – ha detto Eugenio Allegri -, ecco che finalmente Matthias Martelli ed io possiamo annunciare di aver ripreso il percorso per giungere ad una seconda edizione dello spettacolo. Sarà l’edizione che vogliamo chiamare dei “50 Anni” perché proprio cinque decenni or sono, il 1° ottobre del 1969, Dario Fo presentava al pubblico italiano, per la prima volta, la prima versione del Mistero buffo.

 

Non a caso si parlò di prima versione, perché dopo quel primo debutto, nello spirito più profondo e nello stile più antico e moderno dei commedianti dell’arte, Dario Fo, con al fianco Franca Rame e un nugolo straordinario di attori, artisti e intellettuali che animarono prima la compagnia Nuova Scena e successivamente La Comune, coniugò in tante diverse forme sempre aggiornate, sempre arricchite, sempre irresistibili, il verbo delle giullarate, di ispirazione medievale, che tuttavia, attraverso il linguaggio del nuovo Grammelot costruiva e ricostruiva continuamente un capolavoro della satira politica contemporanea oltreché un testo teatrale unico nella sua forma di monologo, dove la combinazione sapiente dei due ambiti generava uno spettacolo deflagrante sul piano dell’ilarità collettiva, atto che si trasformava nel bisogno di esprimere un moto di ribellione, di rivendicazione, di identità.

 

… Affermava una consapevolezza comune e una comunità di intenti tra attore e pubblico e che tutto questo non solo oggi è a nostra disposizione come patrimonio, ma è proprio ciò che dobbiamo cercare di ritrovare col nostro lavoro, pena la diminuzione della forza artisticamente, ma anche politicamente, “sovversiva” dell’arte comica, e dobbiamo farlo con ciò che “di meno” abbiamo oggi a disposizione quanto a forza comunicativa dell’arte teatrale nella nostra società e nella nostra contemporaneità…”.

  

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BIOGRAFIA MATTHIAS MARTELLI

 

Urbino 1986 - La voce critica propria dell’artista assieme ad una dissacrante comicità emergono vivi nell’opera di questo giovane attore. Diplomato al Liceo Classico, laureato in Storia, diplomato alla Performing Arts University di Torino, si forma con maestri quali Dario Fo, Philip Radice, Michael Margotta, Eugenio Allegri. 

 

Nei suoi spettacoli recupera tutti gli elementi tipici della satira e della tradizione giullaresca del teatro popolare, reinterpretandoli in chiave moderna. Il pubblico e le giurie gli riconoscono nel 2014 il Premio Alberto Sordi e il Premio Uanmansciò - FNAS e nel 2015 ilPremio Locomix - San Marino. Il suo spettacolo comico- satirico “Il Mercante di Monologhi”, ispirato alla lezione dei giullari e della commedia dell’arte, effettua in tre anni oltre 230 repliche in festival e teatri di tutta Italia. Nel 2015 presenta ogni martedì, con lo spettacolo “Anche il Re Cade”, il “Varietà della Caduta” al Teatro della Caduta di Torino.

 

Nello stesso anno è regista e attore nello spettacolo “L’ultima danza del secolo” con l’acrobata e danzatrice Francesca Garrone. Nel 2016 inizia le prove per riportare in scena “Mistero Buffo” di Dario Fo, avvalendosi della regia di Eugenio Allegri.

 

Dopo il permesso concesso dal Maestro Fo, parte un percorso che porterà alla prestigiosa coproduzione dello spettacolo da parte di Teatro Stabile di Torino e Teatro della Caduta; è protagonista assoluto di questo capolavoro, solo in scena, nell'anteprima nazionale del 13 Ottobre 2017 al teatro Fonderie Leopolda di Follonica e nel debutto alle Fonderie teatrali Limone il 6 febbraio 2018; a questo debutto seguiranno 11 repliche con straordinario successo di pubblico e critica.

 

Ancora nel 2017 “Il Mercante di Monologhi” è protagonista al Torino Fringe Festival con 8 sold-out e oltre 800 spettatori e lo spettacolo vince anche il premio “Teatro A L'Avogaria di Venezia”. Nell'ambito formativo conduce diversi seminari: “Scopri il comico che c'è in te” e “Il giullare contemporaneo”.

 

Nell'ottobre 2017 riceve il prestigioso “Premio Nazionale Cultura” Frontino - Montefeltro nella sezione “Stili, figure e pratiche della cultura” ed è ospite, insieme ad Eugenio Allegri, della prestigiosa scuola Normale superiore di Pisa per il convegno sulla figura del maestro Dario Fo.

  

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BIOGRAFIA EUGENIO ALLEGRI

 

Collegno (TO) 1956, Eugenio Allegri partecipa al suo primo stage di commedia dell'arte tenuto in Italia nel 1978 da Jacques Lecoq e si diploma nel 1979 alla Scuola di Teatro Galante Garrone di Bologna. Inizia l’attività professionistica con “Nuova Scena” di Bologna, sotto la direzione artistica di Vittorio Franceschi e Francesco Macedonio, interpretando i “Dialoghi” di Ruzante.

 

Nel 1980 è ne “Gli uccelli” di Aristofane, per la regia di Memé Perlini e nel 1981 partecipa alla produzione del Teatro Stabile di Torino “L’opera dello Sghignazzo”, scritto e diretto da Dario Fo. Dal 1982 al 1984 entra a far parte del Tag Teatro di Venezia, la più importante compagnia italiana di Commedia dell’Arte, diretta da Carlo Boso: con la maschera di Arlecchino in tournée in tutta Europa.

 

Nel 1986 é chiamato a Bologna da Leo De Berardinis per partecipare agli spettacoli “Novecento e Mille” e “La tempesta” di Shakespeare. L’ultimo lavoro con il Teatro di Leo, (di cui è tra i fondatori), in coproduzione con i Teatri Uniti di Napoli, sarà “Ha ‘da passà a nuttata”, dall’opera di Eduardo De Filippo, Premio UBU come miglior spettacolo italiano del 1990. Nel 1992 inizia la collaborazione con il Laboratorio Teatro Settimo di Torino: è tra gli interpreti de “La storia di Romeo e Giulietta” e “La trilogia della villeggiatura” per la regia di Gabriele Vacis.

 

La necessità di un lavoro personale, si concretizza con quello che diventerà un grande successo: “Novecento” di Alessandro Baricco. Nel 1997, è tra i protagonisti del “Re Lear” di Shakespeare, prodotto dalla compagnia Franco Parenti di Milano per la regia di Andrée Ruth Shammah. Nel 1998, fonda, a Torino, la Società Cooperativa ArtQuarium; la prima produzione sarà, nel 2001, “Shylock”, di Gareth Armstrong, 

 

per la regia di Luca Valentino. Intanto nel febbraio 2000 ha debuttato con un nuovo monologo, “La storia di Cirano”, da Rostand, scritto insieme a Gabriele Vacis che ne sarà il regista, prodotto dal Teatro Stabile del Veneto. Nel 2001, è chiamato dal Teatro Stabile di Genova per partecipare a “Sei personaggi.com” di Edoardo Sanguineti, per la regia di Andrea Liberovici. Il 2002 segna l’inizio della collaborazione con il Teatro dell’Archivolto di Genova. Diretto da Giorgio Gallione, interpreta “L’uomo nell’armadio” di Ian McEwan. Sempre nel 2002 debutta in “Morte accidentale di un anarchico” di Dario Fo, nel ruolo che fu proprio dell’attore (produzione Teatridithalia, regia Elio De Capitani e Ferdinando Bruni).

 

Nel 2004, con la Banda Osiris, scrive, dirige e interpreta “L’ultimo suonatore”, da Karl Valentin. Ancora con la regia di Giorgio Gallione, nel 2008 è protagonista del monologo di Giorgio Gaber e Alessandro Luporini, “Il dio bambino”. Tra il 2010 e il 2012 è protagonista di due spettacoli prodotti dal Teatro Stabile di Torino e diretti da Gabriele Vacis: “Zio Vanja” e “Rusteghi” di Antonia Spaliviero, da Carlo Goldoni. Il 27 ottobre del 2012 debutta a Genova, in Prima Nazionale, lo spettacolo “Berlinguer.

 

I pensieri lunghi”, scritto e diretto da Giorgio Gallione e prodotto dal Teatro dell’Archivolto in collaborazione col Teatro Stabile di Genova. Parallelamente all’attività, di drammaturgia e regia e a quella pedagogica, in particolare sulla Commedia dell’Arte, tenuta in Italia e in Europa, Eugenio Allegri conta alcune partecipazioni cinematografiche, diretto da registi quali Daniele Segre, Salvatore Maira, Antonello Grimaldi, Carlo Lizzani, Alessandro Siani, Marco Ponti, Giulio Base, Marco Turco oltre a numerosi incontri e collaborazioni con importanti musicisti italiani. Nel 2013 partecipa alle riprese del film “Il Giovane Favoloso” (regia di Mario Martone).

 

Nel dicembre 2014 è protagonista di Edipus di Testori per la regia di Leo Muscato. Il 2015 vede Eugenio Allegri diventare direttore artistico del Teatro Fonderia Leopolda di Follonica; continua l’attività attoriale con le repliche di “Novecento”, con la nuova produzione “Zoran e il Cane di Porcellana” (regia di Andrea Collavino) e quella di regista con “La Nasca”. 

 

Il 2016 è l’anno di “Come vi piace” (regia di Leo Muscato) prodotto dal Teatro Stabile di Torino che lo vedrà protagonista di una lunga tournée in Italia e in Cina. L’8 giugno 2016 iniziano a Torino le prove di “Mistero Buffo” di Dario Fo, che danno origine al progetto di Matthias Martelli ed Eugenio Allegri della riproposizione della scena del capolavoro del grande attore italiano premio nobel nel 1997. Mistero Buffo ha debuttato con grande successo alle Fonderie Limone il 6 febbraio 2018 dopo un’anteprima nazionale al Teatro Fonderia Leopolda di Follonica.

 

La stagione 2017/2018 lo vede protagonista di “Il Nome della Rosa” nell’adattamento di Stefano Massini per la regia di Leo Muscato (produzione Teatro Stabile di Torino, Teatro Stabile di Genova, Teatro Stabile del Veneto).

 

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Todi Festival 2019 - Teatro Comunale

 

Anteprima nazionale

 

Matthias Martelli

in

MISTERO BUFFO

di Dario Fo

  

Regia Eugenio Allegri

Aiuto regia Alessia Donadio

Luci e fonica Loris Spanu

Artist management Serena Guidelli


Produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale 

in collaborazione produttiva con Art Quarium 

 

Foto di: 

Fabio Demitri

Andrea Macchia

 

 

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