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03/05/24 ore

Turchia, l'attacco alla libertà d'espressione nel rapporto di Amnesty International



Un pacchetto di riforme legislative all'esame del parlamento di Ankara potrebbe lasciare le persone a rischio di subire violazioni, tra cui il carcere, solo per aver espresso un'opinione, mentre sono centinaia i procedimenti giudiziari a carico di attivisti, giornalisti, scrittori e avvocati.

 

Lo denuncia Amnesty International che, in un nuovo rapporto sulla Turchia, esprime il timore che il Paese governato da Erdogan finisca per perdere un'opportunità per allineare le leggi nazionali agli standard internazionali sui diritti umani.

 

Il rapporto analizza il contenuto e le modalità di attuazione dei 10 più problematici articoli di legge che minacciano la libertà d'espressione in Turchia. Rimangono in vigore il famigerato articolo 301 del codice penale, sulla "denigrazione della Nazione turca", usato in passato per processare e condannare il giornalista e difensore dei diritti umani Hrant Dink, poi assassinato; e l'articolo 318, che punisce chi cerca di "allontanare il pubblico dal servizio militare".

 

Negli ultimi anni si è assistito all'aumento, in violazione del diritto alla libertà d'espressione, di associazione e di riunione, dell'uso arbitrario delle leggi antiterrorismo per criminalizzare attività del tutto legittime, come discorsi politici, scritti di contenuto critico, partecipazione a manifestazioni e militanza in organizzazioni e gruppi politici riconosciuti.

 

"In Turchia il diritto alla libertà d'espressione è sotto attacco" - ha dichiarato John Dalhuisen, direttore del Programma Europa e Asia centrale di Amnesty International, aggiungendo che "le riforme succedutesi nel tempo non hanno affrontato il problema principale: la definizione di alcune fattispecie di reato nel codice penale e nella legge antiterrorismo".

 

"I più gravi procedimenti giudiziari risultano a carico di persone che criticano la condotta dei pubblici ufficiali o che esprimono legittimamente le loro idee su temi politici considerati sensibili. Le autorità turche devono accettare le critiche e rispettare il diritto alla libertà d'espressione" - ha affermato Andrew Gardner, esperto di Amnesty International sulla Turchia.


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