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25/11/24 ore

40 persone giustiziate in Iran nell’ultima settimana



Sei prigionieri sono stati impiccati la mattina presto il 4 luglio nel carcere di Bam, nella provincia sud-orientale di Kerman. Lo ha riportato l’agenzia di stampa ufficiale Fars, secondo cui i sei erano stati riconosciuti colpevoli del traffico di 339 kg di eroina e 191 kg di oppio.

 

Il 3 luglio, quattro prigionieri sono stati impiccati nel carcere Rajai Shahr di Karaj. Lo rende noto l’organizzazione Iran Human Rights, secondo cui i quattro erano stati riconosciuti colpevoli di omicidio. Tre di loro sono stati identificati come "Mohammad Jafari", "Ali Yadegari" e "Karim Taraj".

 

Il 2 luglio, 21 prigionieri sono stati impiccati nel carcere Ghezel Hesar di Karaj, hanno reso noto fonti vicine sempre a Iran Human Rights (IHR). Dei 21 impiccati, 17 erano detenuti nello stesso carcere di Ghezel Hesar, mentre altri 4 erano stati trasferiti da altre prigioni. In particolare, un giustiziato identificato come "Mohsen Jahanbakhsh" era stato trasferito dal carcere di Rajai Shahr.

 

Jahanbakhsh era nato nel 1977 ed era stato condannato dal giudice Salavati, che lo aveva riconosciuto colpevole di Moharebeh (guerra contro Dio) per partecipazione ad una rapina a mano armata. La sua famiglia non è stata informata dell’esecuzione e non è stata quindi in grado di incontrarlo un’ultima volta.

 

Non sono note le identità degli altri impiccati, per la maggior parte riconosciuti colpevoli di Moharebeh, “corruzione sulla Terra” e reati legati alle droghe. Quattro persone sono state impiccate il 30 giugno, in due diverse località. Le prime due sono state impiccate in pubblico a Karaj, dopo essere state riconosciute colpevoli di stupro. Lo ha riportato l’agenzia ufficiale IRNA, che identifica i giustiziati come Arash Molaei (20 anni) e Behnam Sohrabi (24), che avrebbero stuprato due ragazze nel 2011.

 

Gli altri due prigionieri sono stati impiccati per traffico di droga nel carcere di Khoramabad, nella provincia del Lorestan. Avrebbero trafficato 2189 grammi della sostanza narcotica “crystal”.

 

Il 29 giugno, cinque persone sono state impiccate per diversi crimini. Il primo prigioniero è stato impiccato in pubblico ad Ahwaz, in prossimità dell’incrocio "Salman Farsi". Lo ha reso noto l’agenzia Fars, che identifica il giustiziato come "M. T.", che avrebbe acquistato e rivenduto 17,826 Kg di psicostimolanti e 700 g di “crystal”.

 

Un altro uomo è stato impiccato nel carcere di Gachsaran, nell’ovest del Paese. Si tratta di “un giovane” identificato come "A.S.", che avrebbe ucciso un altro uomo, "Mohsen Hosseini-Nik" nel 2006, ha riportato la Fars.

 

Tre prigionieri infine sono stati impiccati di mattina nel carcere di Zahedan. La notizia è stata data da "Human rights and democracy activists in Iran" (HRDAI), che ha identificato i giustiziati come "Aref Noorzahi" (cittadino afghano), Shir Mohammad Kashani, e Ghorbanali Soori.

 

The International Committee Against Stoning il 2 luglio ha ricevuto informazioni dal carcere di Tabriz che due persone sono state condannate a morte per lapidazione. Zarah Saee e Ali Saee, cugini di un villaggio nella provincia dell’Azerbaijan Orientale in Iran, sono stati accusati dal regime islamico di aver avuto rapporti sessuali al di fuori del matrimonio. La sentenza è stata emessa dalla Corte Suprema e confermata dal suo Presidente Sadeq Larijani.

 

The International Committee Against Stoning ha saputo inoltre da diverse fonti che c’erano altre due persone che erano state condannate a morte per lapidazione nel carcere di Tabriz – Mohammad Reza Jamali e sua moglie Khadija Mohammad Ali Zadeh, che è un’attivista per i diritti delle donne. (fonte Nessuno tocchi Caino)

 

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