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24/11/24 ore

Matrimoni gay, Uk: yes, I will


  • Federica Matteucci

A sette mesi dal primo dibattito è stata approvata della Camera dei comuni la legge che permetterebbe alle coppie omosessuali di Inghilterra e Galles di convolare a nozze. Ottenuto il consenso del Labour, dei liberaldemocratici e anche dei conservatori – eccezione fatta per alcune frange più intransigenti rimaste arroccate sulle proprie posizioni –, la legge si prepara ora ad affrontare l’ostacolo finale.

 

Il placet, decisivo, della Regina Madre affinché la legge entri in vigore aprirà la strada alle unioni fra persone dello stesso sesso, le prime previste per l’estate prossima. Secondo il Marriage (Same Sex Couples) Bill – questo il nome della legge – le organizzazioni religiose d’oltremanica saranno ora chiamate ad aderire o meno manifestando la loro disponibilità verso le unioni dello stesso sesso, essendo le suddette celebrazioni vietate per legge sia alla chiesa scozzese che a quella inglese.

 

Tra gli emendamenti al testo introdotti dalla House of Lord cui i membri del parlamento hanno deciso di non opporsi, si trovano le misure a protezione delle coppie transgender che permetterebbero alle persone di cambiare sesso senza che questo abbia alcun effetto sul loro matrimonio.

 

D’altro canto durante il dibattito dei Commons, il ministro per le pari opportunità (equalities minister) Maria Miller ha affermato che le persone dovrebbero essere libere di sposarsi ‘’indipendentemente dall’orientamento sessuale e dal sesso’’ e che il passaggio della legge è una chiara affermazione ‘’dell’importanza del rispetto che si deve a ciascun individuo, indipendentemente dall’età, dal sesso, dell’etnia e dall’orientamento sessuale’’.

 

Pollice verso invece per il conservatore Gerald Howarth, secondo il quale il bill sarebbe stato ‘’imposto con la forza in entrambe le camere senza curarsi dei voti contrari di una maggioranza conservatrice’’. “In futuro il governo farà meglio a riflettere attentamente se vorrà l’appoggio di questi deputati. E offendere larghe schiere di conservatori non è il modo migliore per ottenerlo’’, intima il dissidente.

 

Galvanizzati dai recenti successi, i sostenitori dei diritti dei gay, intanto, già pregustano la vittoria e puntano alla ‘’conquista’’ di Scozia e Irlanda del Nord.


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