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24/11/24 ore

Prostituzione, da Mogliano Veneto un referendum per riaprire le case chiuse



Da Mogliano Veneto in provincia di Treviso potrebbe ricominciare il dibattito sulla riapertura delle case chiuse. Complice anche la crisi. Il sindaco della città, Giovanni Azzolini, ha deciso infatti con il beneplacito di una parte della sua cittadinanza, di far partire un referendum nazionale per modificare la legge Merlin del 1958, che chiuse le case di tolleranza e introdusse il reato di prostituzione nel paese.

 

L’idea sarebbe quella, spiega Azzolini, di eliminare solo quella “parte della legge Merlin che impedisca l’apertura delle case chiuse e la creazione di un registro” per chi decida di far questo mestiere. La legge Merlin non vieta infatti la prostituzione in sé ma lo sfruttamento e il favoreggiamento della stessa: “non abrogare il reato” per chi sfrutta il corpo altrui, ma sottrarre la prostituzione al mercato nero e alle attività ad esse collegate, continua il sindaco.

 

La proposta di modifica della legge, legittima ma per nulla originale, si basa su due punti cardine a cui i concittadini di Mogliano Veneto sono sensibili: una regolamentazione tributaria del mestiere, la cui tassazione – ipotizza Azzolini - potrebbe portare all’abolizione dell’Imu e, non meno importante, la creazione di luoghi precisi dove questa attività non metta a disagio gli altri cittadini.

 

“Chi ha scelto di fare questo mestiere deve stare da un’altra parte” avrebbero detto numerosi cittadini al sindaco, lamentandosi della perdita del decoro nelle strade durante la notte per la fila di macchine dei clienti delle lucciole vicino al centro abitato. (L.R.)


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