Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

26/12/24 ore

Cuba, decine di dissidenti arrestati al funerale di Paya


  • Federica Matteucci

In seguito alla morte del 60enne Oswaldo Paya, noto attivista cubano nonché agguerrito oppositore della dittatura, in centinaia hanno dato dimostrazione di stima e rispetto presso la chiesa cattolica di San Salvador dell’Havana partecipando al funerale dell’uomo, deceduto sabato scorso in un (misterioso) incidente stradale.

 

Tuttavia, dopo la funzione, diversi dissidenti sono stati tratti in arresto da agenti delle polizia cubana in borghese, dispiegati fuori dall’edificio in cui si teneva la messa. Tra i dissidenti finiti nelle mani della polizia figura anche Guillermo Farinas, noto per i suoi frequenti scioperi della fame finalizzati ad attirare l’attenzione sulla piaga dei prigionieri politici che affligge Cuba.

 

Nel 2010 Farinas è stato insignito dello Sakharov Prize – il premio per i diritti umani dell’Unione Europea, lo stesso che nel 2002 spettò a Paya. Molti i dubbi e gli interrogativi circa la dinamica dell’incidente di sabato, similmente a quanto accaduto lo scorso ottobre con la morte di Laura Pollan, la leader delle “Signore in bianco”, solo una settimana dopo che questa si era opposta a una marcia di protesta di un sostenitore del governo.

 

Mentre, infatti, secondo le autorità cubane il guidatore 27enne di nazionalità spagnola – che sarebbe ancora sotto interrogatorio della polizia – avrebbe perso il controllo del veicolo schiantandosi contro un albero, il figlio di Paya, stando ai resoconti dei due sopravvissuti all’incidente, sostiene - riporta la BBC – che la macchina su cui viaggiava il padre potrebbe essere finita fuori strada per via dell’azione di un camion che la tamponava ripetutamente.

 

Secondo i figli, dunque, “volevano fargli del male e hanno finito per ucciderlo”, perchè, hanno ricordato, solo due settimane prima il padre era stato oggetto di un incidente simile sempre all’Havana. Di fronte alle insinuazioni della famiglia di Paya che non crede all’eventualità dell’incidente,  non ci sarebbero però sufficienti prove a conferma della suddetta ipotesi, almeno secondo quanto riportato da fonti diplomatiche favorevoli ad avallare piuttosto la versione delle autorità cubane, viste anche le cattive condizioni che caratterizzano le strade cubane.

 

Nell’incidente ha perso la vita anche un altro attivista di 31 anni mentre gli altri due presenti, i politici Jeans Aron Modig e Angel Carromero Barrios, entrambi 27enni, hanno riportato delle ferite lievi, afferma la Bbc. Paya aveva 60 anni. E’ noto soprattutto come fondatore del progetto Varela – una campagna iniziata nel 1998 a sostegno di un referendum a favore di una legge a tutela dei diritti civili e per aver presentato al parlamento cubano nel 2002 una petizione di più di 10mila firme per chiedere la fine della dittatura. Il governo cubano lo descrive come un agente degli Stati Uniti che lavorava per erodere la rivoluzione nel paese, ma l’opposizione anti castrista statunitense criticava la sua eccessiva moderazione.


Aggiungi commento