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17/11/24 ore

Giappone, allarme internazionale per la libertà di stampa



Il paese asiatico si appresta ad approvare un disegno di legge presentato dal governo Abe "per il rafforzamento della tutela dei segreti di Stato". Molti considerano questo atto una minaccia al diritto dei cittadini all’informazione.

 

La proposta di legge giapponese sui "segreti designati" sta creando un clima di grave preoccupazione ed incertezza. Essa prende di mira scrittori e giornalisti minacciando di "sanzionarli" per il fatto di svolgere il proprio lavoro.

 

Abilmente il governo inquadra la proposta di legge in un’esigenza di protezione più rigida dei segreti di stato nel contesto di una riforma di strutture governative e in particolare la creazione di un "Consiglio per la Sicurezza Nazionale". Per ottenere la fiducia di partner esteri si introdurrebbe una misura-chiave per lo scambio e la condivisione di informazioni riservate.

 

Organizzazioni per i diritti civili, scrittori, giornalisti e rappresentanti informali dell’Onu per i diritti umani hanno espresso la loro grave preoccupazione per una normativa che, oltre a inasprire le pene per le violazioni, amplia a dismisura la discrezionalità delle alte burocrazie sul segreto di Stato e la sua durata.

 

Giornalisti giapponesi e giornalisti stranieri a Tokio hanno dichiarato:"Siamo in allarme per il testo di legge, per le potenzialità che esso ha circa le incriminazioni e le incarcerazioni dei giornalisti che indagano e diffondono notizie che possono essere ritenute segreto di stato … quasi tutte le politiche governative potrebbero essere collegate a questioni di sicurezza nazionale o di difesa come ad esempio il caso dell’incidente nucleare di Fukushima".

 

I fantasmi della dittatura militarista-autoritaria del passato aleggiano nell’immaginario collettivo giapponese, forte è la paura che la democrazia passo dopo passo venga erosa.

 

Il nostro Ministro degli Esteri, che ha tanto lottato per la difesa dei diritti civili, non può ceto restare politicamente indifferente a questa situazione.

 

Claudia Del Vento

 

 


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