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22/12/24 ore

Né maschio, né femmina: l'Australia riconosce il 'terzo sesso'



Né F, né M. Nella casella da sbarrare per definire il proprio sesso si è aggiunta un’altra lettera: N. Perlomeno in Australia. L’alta corte del quinto continente ha infatti riconosciuto l’esistenza di un “terzo sesso”: quello ‘neutro’. I giudici supremi hanno accolto il ricorso di Norrie May Welby, 52enne nato uomo in Scozia e trasferitosi in giovane età a Sydney, dove sceglie di sottoporsi a un’operazione per diventare donna.

 

Nel lungo e complicato post intervento, il fu maschio decide di sospendere la cura ormonale necessaria a completare il cambio di sesso, rimanendo perciò in una sorta di limbo asessuato: Norrie non voleva essere un uomo, ma ora non si sente a suo agio neanche come donna.

 

Quando Norrie si ritrova a dover rinnovare i documenti, alla voce ‘sesso’ scrive perciò ‘non specificato’: accettato in un primo momento dall’Anagrafe, il documento viene poi contestato dall’ufficio legale che lo reputa non valido. Da qui la sua battaglia per non essere identificata sui documenti ufficiali né come maschio, né come femmina, ma come persona sessualmente neutra.

 

Oggi, dunque, con una storica sentenza, la Corte ha stabilito il diritto di Norrie di essere qualificato in base alla sua neutralità di genere: una decisione che è stata salutata con gioia dalle associazioni trans gender e dai gruppi per la difesa dei diritti civili.

 

Le persone “dovrebbero essere riconosciute per quello che sono e dovrebbero poter tutte partecipare alla società allo stesso livello” ha commentato la sentenza Norrie, soddisfatta di una nuova identità che, almeno sulla carta, resterà d’ora in avanti indefinita. (F.U.)


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