Un sondaggio segnala in California che il 50% degli intervistati è favorevole all’ergastolo senza condizionale, contro il 42% continua a preferire la pena di morte. Il sondaggio, condotto dal Public Policy Institute of California (PPIC), nel settembre del 2011 aveva registrato la stessa percentuale di favorevoli all’ergastolo, mentre i favorevoli alla pena di morte erano di più, il 45%.
Il sondaggio viene reso noto nel giorno in cui i promotori del referendum di iniziativa popolare “SAFE” per l’abolizione della pena di morte che si terrà il 6 novembre iniziano a trasmettere i primi spot televisivi a pagamento. SAFE, ossia Savings, Accountability and Full Enforcement California Act, propone di abolire la pena di morte in quanto troppo costosa, e la sostituirebbe con l’ergastolo senza condizionale da scontare nella popolazione carceraria ordinaria, e quindi con l’obbligo di lavorare per risarcire le vittime.
I promotori dell’iniziativa hanno stimato un risparmio di 184 milioni di dollari l’anno, cifra che si otterrebbe dalla chiusura della braccio della morte di San Quintino e dal risparmio sulle spese dei molti appelli e ricorsi ai quali hanno diritto i condannati a morte, appelli e ricorsi ben più numerosi di quelli garantiti ai condannati “normali”.
Il denaro risparmiato andrebbe a rinforzare la polizia. 30 milioni di dollari l’anno per 3 anni sarebbero utilizzati per i “cold cases” di omicidio e stupro. Uno studio di una agenzia governativa indipendente, il Legislative Analyst's Office, ha confermato recentemente che il risparmio annuale sarebbe di almeno 130 milioni di dollari.
I fautori di Safe nei loro spot ricordano che in California il 46% dei casi di omicidio e il 56% dei casi di stupro rimangono irrisolti. (Fonte Nessuno tocchi Caino)
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