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24/11/24 ore

Dramma carceri: dipendenze patologiche dimenticate. Conversazione con il dott. Giuseppe Cefalo



È la giustizia il fronte più delicato del nostro Paese? La giustizia è di fatto una vera e propria questione civile, che sempre più si è allontanata dalla vita reale per caratterizzare in questione morale.

 

Il problema delle carceri, del loro affollamento è il più drammatico e simbolico della catastrofe giudiziaria. I detenuti versano in condizioni di profondo disagio e di irrimediabile sconforto. A volte sono detenuti sottoposti  a carcerazione preventiva e in molti casi risulteranno assolti.

 

Nello scenario drammatico delle nostre carceri vi sono poi detenuti che possono essere considerati gli ultimi degli ultimi. Sono quelli che sono vittime di dipendenze patologiche, da droga e alcol, da problemi psichiatrici che in molti casi finiscono per compiere atti di autolesionismo.

 

Diventa drammatico il lavoro di quelli operatori che nelle carceri, come medici, si impegnano per attuare interventi di disintossicazione, di fornire cure specialistiche su soggetti che inevitabilmente nelle carceri peggiorano. Nel sovraffollamento delle carceri vivono una condizione terribile, anche considerando che mancano strutture che possano fornire, a chi è affetto da dipendenze, attività e impegni operativi in grado di allontanare i recidivanti dal loro percorso di autodistruzione.

 

La conversazione con il dottore Giuseppe Cefalo, medico specialista in Dipendenze Patologiche, impegnato quotidianamente nelle carceri di Poggioreale e Secondigliano a Napoli, descrive la sua azione per fornire a chi è finito nelle maglie della giustizia, di ricevere cure e attenzioni che corrispondano al dettato costituzionale che prevede che le pene debbano tendere alla rieducazione del detenuto, in molti casi in attesa di sentenza.

 

La rieducazione richiede che il sistema sanzionatorio preveda strumenti che, evitando ab origine l’isolamento carcerario, o arricchendolo di esperienze extracarcerarie, favoriscono il recupero del condannato alla convivenza sociale.

 

Si tratta di una testimonianza di chi è ogni giorno, in frontiera, per dare forma alla civiltà di un paese che dovrebbe proprio nelle carceri rivelare la sua forma più significativa di diritto e umanità…

 

Conversa  con lui il direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale Giuseppe Rippa

 


 

- Dramma carceri: dipendenze patologiche dimenticate. Conversazione con il dott. Giuseppe Cefalo (Agenzia Radicale Video)

 

 


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