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23/12/24 ore

Cina, costretto a donare organi e giustiziato in ospedale



Han Bing, avvocato di Pechino che sul blog 'Weibo' usa lo pseudonimo di "Avvocato Hanzhou", ha rivelato che un ospedale cinese è stato trasformato in sito per l’esecuzione di un condannato a morte: il detenuto sarebbe stato portato di corsa la mattina stessa nell’ospedale, dove sarebbe stato costretto a firmare un modulo per la donazione di organi.

 

La sua famiglia non è stata contattata in relazione all'"esecuzione". L'uomo è stato ucciso in un ospedale dove la "qualità" dei suoi organi sarebbe stata preservata. Han ha scritto che"questi giudici e medici senza coscienza hanno trasformato l'ospedale in un campo di esecuzione e in un mercato per il commercio di organi!".

 

Secono quanto dichiarato dall'avvocato all’emittente NTD, "è scritto nelle direttive sulla giustizia penale della Corte Suprema che i prigionieri debbano incontrare la propria famiglia prima dell'esecuzione. Tuttavia, il giudice in questo caso non ha consentito l’incontro”.

 

Il post di Han ha ricevuto molta attenzione, In un solo giorno è stato condiviso oltre 18.000 volte e più di 6.500 persone hanno espresso un commento. Ma il giorno dopo la pubblicazione, il post è stato rimosso dal web. Negli ultimi mesi, il regime cinese ha dovuto affrontare una crescente pressione internazionale sugli abusi legati ai trapianti nel Paese: le autorità di Pechino ammettono di basarsi molto sui prigionieri giustiziati come fonte di organi per i 10.000 trapianti effettuati ogni anno.

 

La rivelazione di Han conferma il sospetto diffuso secondo cui i prigionieri, a differenza di quanto dicono le autorità, non sono donatori volontari. Il regime viene anche accusato di non usare detenuti ordinari: prigionieri di coscienza, soprattutto seguaci della pratica spirituale Falun Gong, sarebbero stati uccisi per i loro organi, così come musulmani uiguri e cristiani. (fonte NtC)


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