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21/12/24 ore

Alitalia stoppa gli accordi diseguali con Air France-Klm



Come previsto dopo l'accordo con gli arabi, Alitalia dice addio a Air France-Klm. Ognuno andrà per la sua strada, liberamente concorrenti in un mercato dove Etihad, attraverso il vettore italiano, vuole aprirsi spazi sempre più ampi. In tale logica ciò che fu stipulato circa cinque anni fa con l’ultimo capolavoro fallimentare in ordine di tempo tra l’allora Alitalia Cai e le compagnia franco-olandese non ha più ragione d’essere. Ammesso che l’abbia mai avuta per gli interessi nazionali, visti i risultati, per giunta annunciati dai più, propaganda a parte, già a suo tempo.

 

A tal proposito, risultano, chissà quanto involontariamente, come una presa in giro le parole dell’amministratore delegato della nuova Alitalia, Silvano Cassano, nell’annunciare la fine della partnership in scadenza nel 2017: “questi accordi non sono più vantaggiosi - né sotto il profilo commerciale, né sotto il profilo strategico - per la nuova Alitalia e per il suo ambizioso piano di rilancio”.

 

Si era nel 2009 l’allora Alitali Cai definì un piano di "salvataggio" che prevedeva una partnership con la quale vennero stipulati accordi sul i servizi passeggeri gestiti dai tre vettori tra l'Italia e la Francia (e oltre) e tra l'Italia e i Paesi Bassi (e oltre), e il marketing, la vendita e la distribuzione dei servizi Cargo Belly di Alitalia gestiti da Air France-Klm.

 

Gli accordi originali - ha affermato L'Ad Cassano - sono stati definiti da Alitalia Cai nel 2009 e nel 2010, in un contesto economico allora molto diverso, e sono stati successivamente trasferiti ad Alitalia Sai nel gennaio del 2015.

 

Ora che lo scenario è cambiato opportunamente si sceglie di fare a meno di accordi fin dal principio a tutto svantaggio di Alitalia, come ha lasciato intendere sempre Cassano sottolineando che "per lo sviluppo del nostro business abbiamo bisogno di accordi in grado di apportare uguali benefici a tutte le parti". (A.M.)

 

 


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