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26/12/24 ore

Bisessualità, l'evoluzione della specie secondo Veronesi


  • Florence Ursino

“Oggi sono lui, da domani poi se lo vuoi sarò lei, sarò solo lei” cantava Daniele Silvestri qualche annetto fa. E il tempo passa, l'oggi è ancora confuso, ma il domani è già certo: “i bisessuali domineranno l'umanità”. Parola di Umberto Veronesi.

 

Partendo infatti dall'ormai evidente e conclamato cambio – sarebbe forse più corretto dire 'mix' – di ruoli di donne e uomini nella società, il noto oncologo, basandosi su “dati obiettivi e considerazioni scientifiche”, prospetta un futuro di modificazione biologica e, di conseguenza, culturale, in cui saranno pressoché azzerate le differenze tra i generi.

 

“Accade che i testicoli producano gli spermatozoi e gli ormoni maschili, principalmente testosterone, che inducono aggressività – spiega infatti Veronesi – mentre l'ovaio produce gli ovociti e gli ormoni femminili, estrogeni e progesterone, che inducono invece all’amorevolezza”.

 

Ma in questa particolare era di scioglimento dei ghiacciai culturali al tiepido sole della difficile lotta per la libertà individuali, accade dunque che “il cambiamento dei ruoli familiari e sociali dei due generi nel tempo abbia prodotto una modificazione nella stessa biologia umana”. Maschi Candy Candy e donne Goldrake, per intenderci.

 

Senza contare che, spiega ancora Veronesi , “le gonadi acquisiscono le caratteristiche maschili o femminili solo intorno al secondo mese di vita intrauterina e una traccia di bisessualità biologicamente esiste in ognuno di noi”. Se ermafroditi non si nasce, insomma, alla fine lo si diventerà per natura perché, a quanto pare, “è inevitabile che la sessualità si evolva per aprirsi sempre di più all'omosessualità e alla bisessualità”.

 

Pensiero e stile di vita, secondo la Scienza, sarebbero infatti intimamente connessi con l'assetto ormonale e la sessualità. Da qui, probabilmente, l'evoluzione di un trend che, conclude Veronesi, “continuerà stabilmente nel futuro, salvo grandi rivoluzioni socio-demografiche”.

 

E i dati, a quanto pare, sembrano già dimostrarlo: in Italia, infatti, è cresciuto il numero delle richieste di cure per le persone con problemi di identità di genere, mentre negli ospedali aumentano gli interventi chirurgici per diventare chi ci si sente 'per natura' di essere.

 

E c'è già chi parla 'fluidità sessuale' (una condizione che va oltre l'idea che i sessi siano due) e di 'terzo sesso'. Chissà se, come il 'terzo occhio', che apre su spazi di coscienza superiore, questa sessualità terza non comporti una visione più ampia dell'essere umano.


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