Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

27/12/24 ore

Verso le elezioni, la quadriglia politica


  • Luigi O. Rintallo

Non si sa se ancora sorprendersi oppure dimostrarsi rassegnati di fronte al modo in cui i personalismi prevalgano in modo sfacciato nella cronaca politica propinataci dal nostro sistema informativo, che – a dire il vero – è responsabile solo in parte di ciò, dal momento che molti dei protagonisti in effetti sembrano ragionare solo in questi termini.

 

Prodi ostacola Bersani nelle sue mire alla premiership (sino al punto di occhieggiare a Renzi), perché vorrebbe salire al Quirinale dopo Napolitano e sa che gli sarebbe impossibile con il segretario del Pd a Palazzo Chigi. Bersani gli fa replicare che l’ex presidente dell’UE ha avuto già molto dall’Italia, comunicando così di non rompergli le uova nel paniere.

 

Casini si sbraccia per la riconferma di Monti quale presidente del Consiglio, perché anche lui ha fatto più di un pensierino sul colle più alto. Il suo disegno di contare su una maggioranza dei voti in Parlamento sia da sinistra che da destra, potrebbe essere insidiato da un’eventuale successione di Monti a Napolitano.

 

Dal canto suo, Monti fa chiaramente capire di non voler essere confermato a Palazzo Chigi e di puntare ad altre cariche (e quale se non la Presidenza della Repubblica?). E per essere quasi didascalico, non nasconde i suoi risentimenti rievocando come fu proprio Casini ad allontanarlo dalla Commissione europea, preferendogli Buttiglione.

 

Perfino il tentennamento berlusconiano a sua volta sembra spiegarsi con l’indecisione dovuta all’ancora solleticante desiderio di salire personalmente o mandare qualcuno del centro-destra al Quirinale. Più una velleità che altro, ma si sa: la realtà è meno attraente delle fantasie…

 

Insomma, nelle pagine dei giornali è descritta quasi una quadriglia, fra saltelli e scambi di coppie, mentre sempre più lontani e distanti si fanno i problemi e con essi pure le possibili soluzioni da ricercare. Forse, sono solo gli illusi a pensare che esse spettano proprio alla politica.


Aggiungi commento