16/09/24 ore

Sassonia, Turingia: alla Germania-Est piace Putin! Conversazione con Francesco Sisci di Geppi Rippa



Le elezioni nelle regioni tedesche della Sassonia e della Turingia, di domenica 1 settembre 2024, hanno segnato un momento acuto della crisi che attraversa la nazione economicamente più forte dell’Europa. Si tratta di due lander, entrambi dell’ex Germania dell’Est, che sono parte di quegli Stati federati della Germania (entità politiche e amministrative la cui unione forma la Repubblica Federale di Germania) e che complessivamente sono 16.

 

L’esito del voto contiene preoccupanti messaggi politici: l’ultradestra neonazista tedesca Afd (Alternative fuor Duestchland) ottiene una netta vittoria nelle elezioni regionali in Turingia, ma anche consensi forti in Sassonia, mentre i partiti del governo subiscono una pesante sconfitta. 

 

Ma non è tutto, altro exploit dal notevole e preoccupante significato è quello di Alliance di Sahra Wagenknecht, già eurodeputata ed ex esponente della sinistra di Die Linke, schierata con non poche ambiguità. Non esclude alleanze - sia pure su temi specifici - con gli estremisti dell’Afd, ma poi vorrebbe una alleanza con la Cdu e l’Spd per un governo regionale, non mancando di ribadire il suo sostanziale occhieggiamento alla Russia di Putin.

 

Un vero e proprio caos, che trova la sua sintesi nella evidente azione di sfiducia nei confronti dell’impopolare governo del cancelliere Olaf Scholz Spd, partito uscito disastrosamente dal voto, mentre in suoi alleati (Verdi e liberali dell’Fdp) sono sono stati ridotti nei consensi o sono pressoché scomparsi in quelle due regioni.

 

Un quadro molto preoccupante, considerando che lAfd concentra in modo aggressivo la sua azione sul rifiuto dell’immigrazione e cerca di sfruttare il recente attacco di Solingen in cui tre persone sono state pugnalate a morte da un richiedente asilo…

 

Dove va dunque la Germania e di conseguenza dove potrebbe andare l’Europa. Il voto di queste regioni rivela molte aspetti problematici al di là delle dichiarazioni inquietanti del leader dell’Afc Bjoem Hocke

 

Il tutto rende evidente alcuni aspetti che riguardano le politiche economiche della Germania che aveva concentrato il suo sviluppo nelle esportazioni verso la Cina e sull’approvvigionamento di materiali energetici  basso costo con la Russia, modelli andati in crisi con il Covid e l’aggressione russa in Ucraina. E poi come la sia pur avanzata struttura manifatturiera ha in alcuni aspetti preoccupanti buchi nella sua linea di azione.

 

Delle conseguenze del voto in Sassonia e in Turingia e delle ripercussioni sul governo federale di Olaf Scholz e quindi dell’intera Europa discutono il prof. Francesco Sisci, giornalista, analista politico e sinologo e Giuseppe Rippa, direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale nell’audiovideo che segue…

 

- Sassonia, Turingia: alla Germania-Est piace Putin! Conversazione con Francesco Scisci di Geppi Rippa

(Agenzia Radicale Video)

 

 


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