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23/12/24 ore

Capo dello Stato, interventi straordinari contro sovraffollamento carceri: la Camera se ne frega



"Gli atti di clemenza non servono", così la Alessia Morani, responsabile Giustizia del Pd, intervenendo in Aula alla Camera nel dibattito sul messaggio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Parole molto più nette rispetto alla precedente 'gestione Bersani' – scrive, ovviamente, il quotidiano giustizialista Il Fatto” -, quando il Pd lasciava aperto più di uno spiraglio. Tant’è che il predecessore della Morani come responsabile giustizia del partito, Danilo Leva, nel suo intervento ha puntualizzato: “Non può essere un tabù discutere di un provvedimento straordinario di clemenza”.

 

Così è stata approvata dall'Aula di Montecitorio, con 325 voti favorevoli, la risoluzione della commissione Giustizia di Montecitorio che recepiva (si fa per dire) gli indirizzi del messaggio del Quirinale dello scorso 7 ottobre, in cui si parlava di "rimedi straordinari" per l'emergenza carceraria.

 

''Devo denunciare la politica e la posizione infamanti del Parlamento e delle forze nominatevi dal regime italiano in relazione al dibattito in corso sul messaggio del Presidente della Repubblica e sulla flagranza criminale denunciata dalla giurisdizione europea'', ha subito sottolineato il leader radicale Marco Pannella in un comizio improvvisato a Montecitorio al termine del dibattito.

 

E se è vero che Danilo Leva (Pd) ha cercato di contrastare la posizione ufficiale del partito di Renzi,  ribadendo – come detto - assolutamente non rinviabile un confronto politico sull'opportunità di un gesto di clemenza non può non essere sottolineata la posizione di totale consegna alle posizioni della Associazione Nazionale Magistrati del modello renziano di giustizia.

 

“Non può essere un tabù discutere di un provvedimento straordinario di clemenza. È compito delle forze politiche estrarre dalle secche del populismo penale il confronto su questo tema... Mi auguro dunque – ha ribadito Leva – di arrivare a una discussione serena di un provvedimento straordinario di clemenza”. Una posizione che non ha avuto comunque grande successo a Largo del Nazareno.

 

Il presidente della Commissione Giustizia della Camera Donatella Ferranti aveva concluso la relazione sui temi oggetto del messaggio nelle più generica e retorica delle rappresentazioni.  "L'auspicio è che si approvi entro marzo la riforma della custodia cautelare e il provvedimento su messa alla prova e detenzione domiciliare'' e che ''subito dopo'', ad aprile, il governo fornisca ''un quadro complessivo ed effettivo dell'applicazione dei nuovi interventi normativi posti in essere in questa prima fase di legislatura e dell'incidenza sulle cause del sovraffollamento carcerario''.

 

Che dire, il messaggio di Napolitano sottoponeva  all'attenzione del Parlamento  l'inderogabile necessità di porre fine ad uno stato di cose che ci rende corresponsabili delle violazione contestate all'Italia dalla Corte di Strasburgo. Esse si configurano come un'inammissibile allontanamento dai principi e dall'ordinamento si cui si basa l'integrazione europea”.

 

Il Parlamento, la maggioranza di governo e soprattutto il partito dell'astro nascente del cambiamento della politica Matteo Renzi non sembra fregarsene molto … Evviva le democrazia, evviva la libertà … 

 

Pannella comizio davanti alla Camera (audiovideo da Radio Radicale)

 

 


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