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14/11/24 ore

Marco Pannella


  • Silvio Pergameno

Un ricordo di Marco, non una commemorazione chè a questa provvede oggi il mondo politico intero, quel mondo che tenacemente silente fu quando Marco con pochi sodali lo sconvolse con la denuncia di quel dialogo tra i due partiti maggiori che bloccava ogni evoluzione del corso politico nazionale, ignorando che l’unico sbocco cui da solo si costringeva altro non  poteva esser che  la scomparsa senza eredi. Come è accaduto.

 

Un ricordo privo di animosità, ma pieno di amarezza, perché il destino di questo paese avrebbe ben potuto esser diverso da questo presente di faticoso tentativo di risalita.

 

E il referendum sul divorzio, voluto da una Democrazia cristiana ormai ottusa e confusa, il referendum che svelava agli italiani che ormai potevano esser altro dal passato. La lezione non fu colta e ancor meno capita e oggi tuttora ogni innovazione fa paura. Il referendum clericale divenuto il referendum anticlericale che costringeva a riflettere sulla realtà vera della dimensione religiosa e spiega perché un papa vero gli ha aperto la porta.

 

Restano di Marco i diritti civili e le cento battaglie combattute e vinte, una ricchezza immensa per la vita di ciascuno, un patrimonio di impegno, di volontà di fare e di speranze per il domani, proprio oggi che milioni di esseri umani senza diritti bussano alle nostre porte e milioni di donne senza diritti  iniziano a trovare nelle loro file avamposti combattenti.

 

Marco ha svelato la coscienza a tanti italiani, e non soltanto a italiani, la coscienza che si batte con le armi micidiali della nonviolenza e senza spargere sangue conquista rivoluzioni vittoriose. Una lezione partcolarmente attuale.

 

Così Marco resterà e sarà ricordato: certamente rievocato ogni volta che un diritto calpestato chiederà giustizia. Marco, che irridendo sfidava ogni momento negativo.

 

 


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