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23/11/24 ore

Bonino, +Europa per più seggi


  • Antonio Marulo

A che punto sta il dialogo con Renzi? Emma Bonino ha risposto che “si è fermato lì”, all'incontro del Nazareno. Quindi niente di buono davvero; e visto che sul fronte aperto alla Convention dell'Ergife su Stati Uniti d'Europa nemmeno si muove qualcosa in concreto, avanti per ora da soli e a testa bassa con +Europa, la lista autonoma presentata alla stampa insieme a Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi in una sala dell'Hotel Minerva a Roma.

 

L'operazione avviata non è delle più semplici e potrebbe fallire sul nascere, prima di tutto a causa di una questione definita “preclusiva”: l'obbligo di raccogliere migliaia di firme imposto alle nuove liste non presenti in Parlamento.

 

L'obiettivo, già di per sé quasi impossibile da raggiungere, per stessa ammissione degli interessati, è reso ancor più complicano dai tempi stretti che ci separano dalle elezioni, senza che si conoscano ancora la geografia dei collegi, la data precisa del voto e se questo si svolgerà abbinato alle Regionali. Se tutto va bene, si disporrà di una finestra temporale tra metà dicembre e fine gennaio. Troppo poco e troppo natalizio.

 

Pertanto già si pensa al piano B, che in realtà è il piano A: l'accordo elettorale col Pd. A tal proposito, Bonino ha voluto ancora una volta precisare che "non è in discussione il programma di governo, perché la legge non prevede un programma comune, tanto meno l'indicazione di un premier".

 

Non si tratta quindi di una coalizione, ma di un apparentamento non necessariamente programmatico. Il che non può che essere un vantaggio in vista di un'intesa, se è vero quanto sottolineato da Riccardo Magi in merito a ciò che rende “unica” +Europa su molte questioni cruciali: dalle giuste ragioni delle istituzioni comunitarie sui conti pubblici italiani, alle politiche sbagliate con la Libia in materia di immigrazione, passando per i diritti individuali tra ius soli e testamento biologico.

 

Proprio per questo l'affare sarà trattato solo su piani più terreni, fermo restando le linee guida di principio il più possibile europeiste. Ma c'è tuttavia bisogno di una maggiore forza contrattuale, che può scaturire solo dall'allargamento dell'alleanza. In sostanza, +Europa vuole essere un fattore aggregante per altre componenti politiche. Magari Pisapia, i gruppuscoli socialisti et similia.

 

Da oggi inizia quindi una fase di trattative in tal senso. Solo dopo si potrà ritornare da Renzi per contrattare più seggi sicuri di quanti - immaginiamo - già offerti a titolo di contentino.

 

 


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