Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

03/11/24 ore

MoVimento 5 stelle in una Rete di insulti e minacce


  • Ermes Antonucci

Alla fine Giovanni Favia, il consigliere grillino al centro delle polemiche sulla democrazia interna del Movimento 5 Stelle, ha scoperto che la Rete non è tutta rose e fiori.

 

Il popolo di internet, infatti, non ha gradito il fuori-onda di Piazza Pulita e si è scagliato in massa contro il “traditore”, giungendo a vere e proprie minacce di morte. Favia è stato costretto a presentare una denuncia nei confronti di un utente anonimo che sulla pagina Facebook del consigliere aveva scritto: “Favia andrebbe sgozzato in piazza. Quest’uomo di merda dovrebbe essere ammazzato per dare l’esempio. Esempio chiaro: chi si permette di comportarsi cosi va eliminato. Basta compassione e perdono. Questa gente è nostra nemica”.

 

Ma oltre a denunciare l’anonimo, Favia ha annunciato che valuterà con i legali “se e come procedere nei confronti di coloro i quali si fossero resi partecipi di una campagna denigratoria che ha portato a queste conseguenze”. Un riferimento, secondo alcuni, al giornalista Maurizio Ottomano, che sul blog di Grillo accusò pubblicamente Favia di far parte di un complotto contro il M5S.

 

Resta il fatto che dopo aver cavalcato opportunamente la bontà della Rete, fonte suprema della rinascita italiana (oltre che di voti), il più noto rappresentante dell’universo grillino ha finito per accorgersi che anche internet, in fondo, non è privo di difetti.

 

Beppe Grillo, intanto, dopo aver liquidato la questione democratica con un brevissimo minipost, ha reso noto il candidato del Movimento per le elezioni regionali in Sicilia del prossimo 28 ottobre. Si tratta di Giancarlo Cancelleri, il quale in una video-intervista al blog ha illustrato, in maniera decisamente sintetica, il suo programma: “I 5 punti chiave del programma sono: tagli ai costi della politica, ambiente, trattamento corretto dei rifiuti, turismo. Questi 4 punti generano l'ultimo che è il più importante: lavoro”. L’unica misura concreta annunciata riguarda i tagli alla politica: “Noi stiamo proponendo un tetto massimo delle pensioni di 3.000 euro e l'abbassamento degli stipendi dei consiglieri regionali a 2.500 euro”.

 

Davvero poco per chi si propone di guidare una regione disastrata come la Sicilia. E sul web già si intravedono timide critiche: “Essendo io un simpatizzante M5S e desiderando chiarezza alle prossime elezioni siciliane, gradirei che il nostro candidato ‘grillino’ chiarisca per benino il proprio programma, perchè è troppo semplice scrivere 5 parole, ma per non essere accusati di non avere un programma perché non pubblicare per ognuna delle 5 parole cosa si intende fare?”. Accenni di confronto democratico tuttavia ancora troppo isolati per scacciare via le questioni degli ultimi giorni.


Aggiungi commento