Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

22/11/24 ore

Viareggio: la Democrazia e uno spazio vivibile per l’uomo contemporaneo


  • Anna Mahjar-Barducci

Più Democrazia, la lista civica viareggina che sostiene alle prossime elezioni comunali il candidato sindaco Sandro Bonaceto, significa più informazione, ma anche più ecologia, più consapevolezza, più salute. Più Democrazia non concepisce aree di serie A o di serie B nel suo progetto urbano. Non ci sono periferie, ma quartieri, che hanno tutti la stessa importanza nello sviluppo armonico della città. Le posizioni della lista civica viareggina possono pertanto servire da insegnamento ad altre liste civiche italiane, che mettono il benessere del cittadino al centro della loro agenda politica.

 

Più Democrazia si ispira infatti ai concetti di Patrick Geddes, biologo, sociologo e urbanista scozzese del XIX secolo, che considerava i percorsi pedonali, i giardini di quartiere, i parchi e gli alberi da piantare ovunque sia possibile, come parte integrante del progetto e decoro urbano. Geddes riteneva che un luogo per essere abitabile avesse bisogno di sviluppare un buon quartiere, che si caratterizzi per la presenza di verde, di attività ricreative, di centri di ritrovo e di luoghi sicuri dove i bambini possono giocare e crescere. Questa idea, Geddes la chiamava semplicemente "salute". 

 

Non è un caso che si citi Geddes a Viareggio, il cui nome è collegato a Ebenezer Howard, urbanista inglese, che ha ispirato il quartiere viareggino di Città giardino. Geddes e Howard ritenevano che i quartieri urbani dovessero essere circondati da "cinture verdi", per rendere più vivibili, sane e a misura d’uomo le nostre città.  

 

Per Più Democrazia e per Bonaceto, che si definisce un "passionario della bicicletta", l'ecologia urbana è condizione necessaria per il decoro, la convivialità urbana, e per mitigare gli impatti associati all'ostilità di alcuni aggregati edilizi. 

 

La città inoltre è fatta anche di valori e principi - e questa "architettura invisibile" è importante quanto quella visibile. La pianificazione urbana infatti deve tener conto della giustizia sociale, coinvolgendo gli abitanti ad una cittadinanza attiva nel mantenimento del proprio ambiente.

 

Il filosofo americano Lewis Mumford, influenzato da Geddes, scriveva: "La funzione principale di una città è di trasformare il potere in strutture, l’energia in cultura, elementi morti in simboli viventi di arte, e la riproduzione biologica in creatività sociale". 

 

 

Elezioni 20 e 21 settembre: l’identità del Pd e il caso Viareggio (di Giuseppe Rippa)

- Dalla Toscana, Viareggio modella la nuova onda Liberale (di Anna Mahjar-Barducci)

 

 


Aggiungi commento